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HOW I MET YOUR MOTHER - STAGIONE 9 regia di Pamela Fryman, Michael J. Shea, Neil Patrick Harris

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david briar     10 / 10  18/10/2017 21:01:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Perchè tutto resti così com'è è necessario che tutto cambi": forse i creatori della serie avevano in mente questa frase de "Il gattopardo", quando hanno scritto il finale. Ma andiamo per ordine.


"How i met your mother" per 9 anni è stato un fenomeno popolare e culturale, capace di creare un'epica interna fortissima e originale, colma di idee e tormentoni con cui intrattenere gli spettatori. La nona stagione non è la migliore, ma il finale contribuisce a renderla di livello molto più alto. Certo, alcune puntate sono palesemente allungate, ma il finale è perfetto così com'è. Magari si poteva mettere qualche flashback in più con la madre(anche se quello che c'è è bellissimo), invece che perdersi, soprattutto nella prima parte della stagione , in gag molto allungate e per questo non sempre efficaci. Il mio voto va visto come simbolico di tutta la serie, dovuto anche ad un certo slancio emotivo per una serie in cui vedo cose molto personali, che non mi fanno essere totalmente obbiettivo.
Ma a parte questo, fin dall'inizio è sempre stata molto più di una normale situation-comedy. Vediamo perchè:
-il tempo e il racconto. Palesemente con questa stagione c'era la voglia di sperimentare una narrazione diversa, e anche se non è totalmente riuscito, è lodevole vedere che alla nona stagione ancora si prendano dei risch in termini spazio-temporali(rischi soprattutto relativi al finale). Ma fin da subito, questa sit-com ha avuto la peculiarità di giocare con il tempo, sfruttando l'espediente del fatto che sia Ted a raccontare. Il tempo e il racconto, quindi, sono palesemente, da un punto di vista della costruzione narrativa, il segreto della serie, ciò che ne ha costituito la particolarità e anche il successo, ciò su cui la serie vuole riflettere da un punto di vista meta-narrativo, ovvero la narrazione stessa.
POSSIBILI SPOILER DA QUI IN POI
L'ultima puntata di sicuro va molto veloce. Certo, si poteva fare un po' più lunga, anche di un quarto d'ora: certe emozioni, come l'incontro di Barney con la figlia, avrebbero avuto la possibilità di essere magari più intense. Ma comunque la struttura doveva essere questa: bisogna ricordarci che essendo una serie sul tempo e sulla narrazione, è Ted a raccontare, e ciò che avviene nell'ultima puntata riguarda in prevalenza cose che probabilmente i figli sanno già, vista la tendenza del padre a raccontare storie lunghe. Per questo va tutto molto di fretta, molto riassunto. Ma il motivo non è solo questo: il motivo per cui va così è il motivo stesso per cui Ted racconta la sua storia: la sua è una storia che punta a uno scopo, è una storia che serve a provare una tesi, forse inconscia per Ted, ma è questo il fine della storia, il motivo per cui inizia 9 anni prima.
Carter Bays e Craig Thomas hanno costruito la sit-com più bella di sempre, capace di far riflettere, emozionare, intrattenere, divertire, farci crescere con i personaggi, darci teorie assurde ma sensate nel contesto della serie, tormentoni, costruzioni narrative intelligentissime nell' intrecciare commedia e dramma, e creare un vero e proprio dramedy travestito da sit-com.

Il finale, semplicemente, è perfetto. Il giusto coronamento per una sit-com basata su tormentoni ricorrenti e su un romanticismo speciale e mai smielato, ma anche capace di entrare nella storia, sia per le divisioni che ha creato nel pubblico sia per essere un finale assolutamente unico per qualunque sit-com, anche per il modo in cui ci si arriva. Perchè magari la persona ideale con cui concretamente condividere un desiderio in comune può essere una persona unica, ma si possono amare più persone in modi diversi e per ragioni diverse; perchè alla fine, possiamo evolverci , fare nuove esperienze, e crescere in continuazione, ma dobbiamo anche rispettare la nostra natura, anche invecchiando, come insegna Barney.
"How i met your mother" entra nella storia della televisione, e sono sicuro col tempo sarà una delle serie tv più studiate. Ma il punto non è solo l'importanza obbiettiva nella serie per il modo in cui orchestra il suo racconto: il punto è far emozionare con dei personaggi che diventano casa, rendendoci più doloroso il loro saluto. Ma doveva finire: almeno, siamo sicuri che quando vorremmo, potremo ritrovarli, seduti tutti li, al Maclaren's pub, ognuno con la sua natura, con il proprio finale, ognuno capace di farsi amare grazie a pregi e difetti perfettamente coerenti, ognuno capace di mostrare un proprio dramma interiore consumato dietro la simpatia intrinseca di ogni personaggio.
Eccolo lì: l'amore vero che inizia e avrà il suo finale, l'ironia che cattura dalla prima puntata e fra alti e bassi non ci lascia andare più. L'emozione per il trucco del racconto, per vedere diverse concezioni maschili dell'amore a confronto profilarsi lungo tutta la serie, esprimendo pienamente il proprio potenziale. La vita, e anche l'amore, direbbe Barney, è una performance, e ogni performance ha una sua fine; ma quello che insegna può insegnarci ad amare in maniera più consapevole ed onesta. Per Marshall e Lily, l'amore è sacrificio, supporto, condivisione, quotidianità , assenza di sorpresa. Per Ted, l'amore è un sogno realizzato, il punto da centrare: ma questo non vuol dire sia uno o che esista un solo tipo di amore. Tutti possono esistere contemporaneamente , o in momenti diversi, e non ha senso stabilire quale sia giusto e quale no: semplicemente , è amore, in qualunque momento della vita, e può sempre riniziare a far vibrare il cuore. Non è razionale, non sarà logico, come non sarà totalmente logico il finale della serie per molti, ma non deve esserlo, perchè è amore vero..
olikarin  29/10/2017 19:10:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tante persone criticano il finale di questa sitcom, forse perché non è ciò che si aspettano, forse perché desiderano un lieto fine senza alcun tipo di sofferenza. La grandezza di ciò che succede in How I met your mother, come mi sembra di dedurre dalle tue parole, sta sicuramente nell'ambiguità, nelle relazioni complesse e con mille sfumature. L'amore è il sentimento più complicato del mondo e ciascuno dei personaggi lo vive a modo proprio, facendoci emozionare.

Lily e Marshall sono perfetti insieme, si amano da sempre e il loro sentimento non perderà mai nulla, sanno affrontare le difficoltà, giungere a dei compromessi, completarsi in maniera impeccabile. E, anche quando si sono lasciati, non c'hanno messo troppo tempo a capire di non desiderare altro che stare insieme e che potevano raggiungere la vera felicità soltanto condividendo la vita l'uno con l'altra. Mi è rimasto impresso il momento in cui Lily, in quest'ultima stagione, ha detto a Marshall che, se lui non avesse condiviso con lei i problemi e le decisioni importanti della sua vita, l'avrebbe persa per sempre. Che essere in due significa esserlo sempre, nel bene e nel male.

Barney è eccezionale, si fa amare nel suo percorso emotivo. Inizialmente è il tipico dongiovanni, eppure poi riesce a evolversi, a innamorarsi, ma la sua vecchia indole torna a imprigionarlo. Perché? Magari il problema era la coppia con Robin che, in fondo, era destinata a Ted. Chissà, non possiamo dirlo, non ci è dato saperlo. Eppure, quell'istante in cui tiene in braccio la figlia è uno dei momenti più commoventi nell'arco di nove stagioni.

Ted trascorre anni ed anni interminabili a cercare la donna della sua vita. Lui e Tracy sono perfetti insieme, risulta davvero impossibile trovare un difetto. Sono fatti l'una per l'altra. Robin è sempre stata nel suo cuore, ma non ha mai pensato a lei in quegli anni pieni e perfetti con sua moglie e i suoi figli. Soltanto dopo la perdita di Tracy, ha effettivamente preso in considerazione la possibilità di tornare assieme a Robin. Ma, ancora una volta, è tutto ambiguo. Se Tracy fosse rimasta in vita, Ted forse non avrebbe mai più pensato di tornare con Robin. Dopo la sua perdita, magari dopo tanto tempo, decidendo di ricostruirsi una vita, si è reso conto di amare ancora quella ragazza, sì, quella ragazza a cui troppo frettolosamente aveva rivelato il suo amore.

La cosa più superficiale che si possa fare è criticare il finale di stagione. Sicuramente è difficile da accettare che certi rapporti possano dissolversi nel nulla nella maniera più imprevista, più inaspettata e più dolorosa possibile. Di sicuro le lacrime si finiscono a furia di versarle tra un'emozione e l'altra: tutto dipende chiaramente dall'emotività di ciascuno di noi, ma, c'è sicuramente chi si è sciolto in lacrime davanti alla proposta di matrimonio di Barney a Robin, davanti al rinnovamento delle promesse di Lily e Marshall, davanti a Barney che coccola sua figlia dichiarandole amore eterno, oppure al cospetto di Ted e Tracy che sono due gocce d'acqua, stesse passioni, stessa fissazione per la collezione di monete, stesso ombrello giallo. Per non parlare del passato di Tracy, della sua paura di innamorarsi una seconda volta in quanto troppo ferita da una storia precedente e, guarda un po', l'incontro con la persona della sua vita proprio quando dell'amore non voleva sapere più niente. Come non commuoversi davanti a Lily incinta? A Ted che si dimostra un amico impeccabile con Barney pur amando Robin?

Le sfumature sono troppe. Ma non bisogna mai dimenticare che una sitcom, per quanto meravigliosa, non è la vita. Che il destino in cui Ted crede esiste sino a un certo punto. Se, in una stagione studiata e ben congeniata, tutto può accadere, nella vita bisogna dare un calcio nel sedere alla fortuna per farla volare. Bisogna impegnarsi. Sebbene tanti, forse troppi aspetti siano in comune tra la vita di ciascuno di noi e quella di Ted, Lily, Marshall, Robin e Barney, noi siamo i padroni della nostra vita. Noi dobbiamo lottare per le persone cui teniamo. Sarebbe egoistico e stupido giustificare i nostri comportamenti comparandoli a quelli di personaggi verosimili quanto anche fittizi.

Certo, nella vita di chiunque possono esserci più amori. Ovviamente, questo è più che legittimo. Ted ha avuto due grandi amori in due momenti differenti della sua vita. Ha amato Robin e ha amato Tracy. Si è innamorato di Tracy quando Robin non era sua. Quando c'era Tracy accanto a lui, non aveva occhi che per lei, e penso non l'avrebbe mai mollata. Soltato quando, casualmente e tristemente, qualcosa gliel'ha portata via, e si è rimesso in gioco, allora ha scoperto che quel vecchio amore forse poteva dare ancora dei frutti, ma nessuno ce ne dà certezza assoluta. Ma, intanto, ha vissuto pienamente e onestamente. Non ha tenuto il piede in due scarpe, non ha preso un po' da destra e un po' da sinistra. Su Lily e Marshall niente da dire, sono perfetti così. Barney e Robin piuttosto complicati ma, a mio avviso, in alcuni casi troppo orgogliosi per mettersi completamente a nudo, a rischio. E credo stia lì la causa della loro rottura. Per stare assieme bisogna sacrificarsi in qualche modo e, secondo il mio parere, nessuno dei due era in grado di fare un passo indietro. Cosa che, chiaramente, non deve esistere per forza. Si tratta di una scelta, della volontà piena di dire "rinuncio a una parte della mia vita perché amo te, e tu vali più di tutte le mie scelte. Tu non sei ciò per cui perdo questo e quell'altro, ma la mia conquista più grande", solo che, quella rinuncia va meritata.

Lily ha rinunciato ad andare a Roma per seguire il proprio sogno per amore, ha scelto di non realizzarlo perché per lei contava di più Marshall e che suo figlio continuasse a crescere lì. Ha fatto una rinuncia che non l'ha portata all'infelicità ma alla gioia più grande che si possa desiderare: avere accanto, tutta la vita, una persona pronta a sostenerla e ad amarla con tutto se stesso. Marshall meritava quella sua rinuncia, non ha preteso che Lily restasse a New York, desiderava quel posto di giudice ma ha parlato con sua moglie, non ha dato per scontato che lui dovesse seguire la propria ambizione e Lily no. Certo, inizialmente è stata dura, ma l'amore vero non è semplice, non è immediato o scontato. Loro semplicemente sono in grado di viverlo. Marshall è l'unica persona in grado di dare pienezza a Lily, stabilità, amore, certezza e rispetto. Ed evidentemente lei non sarebbe stata felice scegliendo diversamente. Il rispetto e la generosità fanno la differenza. Se, forse, Barney e Robin si amavano tanto ma non riuscivano a mettere da parte il proprio orgoglio, dall'altro Lily e Marshall sono così efficaci in quanto aperti al dialogo, responsabili, altruisti e non persi dietro il loro menefreghismo. Sono d'accordo con la scelta di Lily di rinunciare a un suo sogno, perché tutto questo non si è configurato come una perdita ma, anzi, come la conquista più grande che si possa desiderare: dei figli e una persona capace di amarti incondizionatamente tutta la vita, una persona che merita al massimo grado qualunque tua rinuncia, qualunque tua attesa.

Non c'è niente di male nel mettere da parte se stessi per un po', purché ne valga la pena. Barney e Robin non avevano che da perdere, erano troppo uguali, troppo coerenti nei difetti. Ted e Tracy erano simili, ma nelle cose più pure e positive: le piccole fissazioni e le passioni. Ci sono cose in comune che permettono a due persone di stare assieme, e cose in comune che invece annientano un rapporto. Il segreto sta tutto lì. Lily e Marshall sanno calibrarsi in maniera impeccabile e, anche nei litigi, sanno sempre come tornare l'uno con l'altro. Reputo che si possano accettare le decisioni prese dall'altro, purché meritate, anche se difficili. Si può aspettare una persona solo ed esclusivamente se quella persona merita il tuo tempo, il tuo sacrificio, dandoti in cambio qualcosa di stabile, onesto e profondo. Due persone perfette insieme sanno aspettarsi ma anche fare tutto il possibile per stare lontane il meno possibile. I compromessi sono importanti più di quanto si possa pensare.

Una sitcom emozionante, pienamente coinvolgente e complicata che verrà giudicata male da chi forse non è in grado di comprendere le mille sfumature che possono caratterizzare i rapporti umani. Non sono d'accordo col fatto che la vita e l'amore sono come una performance che deve finire. Ciò significa che ti stai lasciando gestire dagli eventi. Solo tu, io, e ciascuno di noi siamo i padroni delle nostre scelte. Possiamo decidere con chi stare, se e quanto sacrificarci, a cosa rinunciare, cosa fare per meritare che qualcuno ci aspetti, creare dei compromessi, non essere vili e codardi, avere coraggio per lottare e metterci in gioco, sempre, a dispetto dei pareri degli altri, a dispetto delle circostanze e soprattutto a dispetto delle nostre paure e dalla debolezza che possiamo percepire nel metterci a nudo con un'altra persona. Perdonare significa ricominciare daccapo, non avere paura di vivere pienamente. Scoprirsi davanti a qualcuno sembra qualcosa che ci rende vulnerabili ma se lo si fa davanti alla persona giusta, è la cosa più preziosa che si può conquistare nella vita. Nascondersi e far predominare insicurezze e vergogna non serve a niente, se non a ferire chi ci circonda.

Tutto dipende da noi, il destino c'entra e non c'entra. E come insegna questa sitcom bisogna lottare per tenere nella propria vita le persone importanti. Basta un attimo per uccidere qualcuno, per togliere la speranza, per eliminare la voglia di esserci. Le persone sono fragili e preziose, bisogna starci attenti. Altrimenti, si finirà inevitabilmente per perdersi, per sempre. Cosa è meglio? L'orgoglio? La paura? L'essere stupidi? Cosa pensano gli altri? O, forse, guardarsi dentro, vivere come se attorno nessuno ci guardasse, giudicasse e scegliere ciò che ci riempie, rischiando? Poche persone nella vita di ciascuno di noi valgono oro, rare son quelle per cui davvero faremmo sacrifici, col massimo rispetto, impegno e margine di rischio. Cosa è più bello? Accontentarsi, convincersi che le cose finiscono solo perché si mette al primo posto la paura di soffrire, oppure fare di tutto, anche a costo di graffiarsi, per conquistare qualcosa di insostituibile? Si tratta solo di una stupida priorità, che può regalare tutto o toglierci tutto, sta a noi decidere, non a ciò che ci circonda. In fondo, soltanto in fondo al nostro cuore sappiamo che cosa desideriamo davvero..

"How I met your mother" più che "come ho conosciuto vostra madre" è un affondo su noi stessi.. questa mamma tanto attesa per nove stagioni non è altro che una scusa, un modo per darci l'opportunità di riflettere su noi stessi e sulle persone che amiamo..