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MR. VENDETTA - SYMPATHY FOR MR. VENGEANCE regia di Chan-wook Park

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ferzbox     7½ / 10  13/11/2014 17:15:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il primo film di Chan-Wook Park dedicato alla famosa trilogia della "vendetta" è da vedere come una sorta di anticamera a quello che poi sarebbe stato il più riuscito e,cinematograficamente parlando,superiore"Old boy".
Si tratta di una buona pellicola,forse un pò acerba e zoppicante in termini di ritmo,ma comunque particolarmente intrecciata nelle relazioni dei vari personaggi.
La caratteristica più rilevante di questa trilogia è il continuo messaggio che viene dato tra le righe,dove non viene mai associata l'etichetta di buono o cattivo a nessuno dei personaggi.
Il ragazzo sordo muto Ryo,l'imprenditore Park Dong-Jin,la scapestrata e anarchica Cha Yeong-Mi,sono tutte vittime di qualcosa di incontrollabile; quello che fanno è sempre dettato da un bisogno personale,un'esigenza per sopravvivere nella giungla di cemento che compone la nostra società; quasi sembra non si voglia attribuire una differenza di vita a seconda della classe sociale; si possono possedere tutti i soldi che esistono al mondo,ma certe determinate sofferenze quando arrivano non si possono contrastare.
Durante il film Cha Yeong-Mi sostiene che esistono rapimenti buoni e rapimenti cattivi,solo che la gente non lo sa....quasi a voler trovare una giustificazione per sentirsi in pace con la propria coscienza(cosa che in vero provocherà l'innesco dell'effetto domino; da quel momento inizierà una catena di eventi che porteranno all'odio che genera altro odio....un pò come su "Old boy",dove da un piccolo pettegolezzo nascerà la distruzione di quattro vite).
Tuttavia ci sono svariati colpi di scena che Chan-Wook Park non ha saputo giostrare a dovere secondo me.
A differenza della pellicola successiva questo film risulta troppo prolisso,montato in modo molto confuso,quasi privo di stile se non per alcune inquadrature o sporadiche scene,e sopratutto non riesce a donare alcuna caratterizzazione specifica a nessuno dei personaggi(se non un pochino Ryo,ma neanche più di tanto)...
L'unica cosa che ho apprezzato dal punto di vista stilistico sono state alcune risposte che dava Ryo di tanto in tanto; essendo sordo muto si vedevano le sue frasi scritte sullo schermo come i film senza sonoro di un tempo,dando qualcosa di particolare alla narrazione(peccato che non sia stato cambiato il testo dal coreano all'italiano,rovinando di fatto l'effetto che avrebbe dovuto dare e che i coreani hanno vissuto pienamente).
Non si tratta di un'opera brutta,è più che discreta e sa colpire in più momenti,ma confrontarlo con Old Boy non ha proprio senso..."Old Boy è la perfetta evoluzione di tutto ciò che Chan-Wook Park ha maturato e sperimentato con questo; è come paragonare il "bruco mela" con le "montagne russe".....
Comunque il cinema orientale non è mai nullo; qualcosa di interessante lo si trova sempre e risulta quasi impossibile rimanere totalmente delusi dalle loro pellicole(tranne nel genere horror,dove ogni tanto cascano sui soliti clichè).
Un bel film che poteva essere girato molto meglio e che a tratti risulta un pò macchinoso e confuso....ma vale la pena vederlo,alcune cose meritano eccome se avete la pazienza di analizzarlo a dovere.....