caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

SETE regia di Ingmar Bergman

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento Elly=)     6½ / 10  05/12/2011 02:28:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nella vita bisogna saper superare gli ostacoli o si finirà per aver sempre rimorsi di coscienza e la tristezza addosso.

Il film (uno dei primi) presenta lo stile e i pensieri che successivamente ritorneranno in tutta la filmografia di Bergman.
In particolare sarà fonte d'ispirazione per il film IL SILENZIO soprattutto per l'ambientazione scenica e l'uso delle due voci per raccontare un unico dramma famigliare.

L'inizio parte già da subito con dei flashback che svelano parte del passato della protagonista. Un passato difficile che le è costata cara la possibilità di avere figli. Questo episodio l'ha portata ha provare un odio molto grande verso il sesso maschile, si veda infatti il rapporto che ha con suo marito, Bertil, anche lui a sua volta uscito da una situazione sentimentale difficile.

Dopo questa veloce panoramica sui due protagonisti giunge il momento del "Guardare dentro di sè". Esposti alla brutalità ancora persistente negli ambienti tedeschi i due compiono una riflessione profonda su chi sono e cosa stanno facendo, rientrando nei parametri della normalità e cercando di restaurare il loro rapporto ormai sfiorito.

Questo momento di riflessione e di svolta viene accompagnato da un mini episodio all'interno del film che riguarda una ragazza, Viola, che in seguito ad un comportamento troppo spinto da parte del suo psicanalista e quello della sua amica lesbica si suicida.

Il film si conclude con Bertil che immagina di uccidere sua moglie. Questa allucinazione lo fa soffermare sul fatto che se ammazzare la moglie, a livello inconscio, è il modo per liberarsi dal vuoto d'amore, e che l'unico modo per riempirlo invece è quello di cercare di capirsi e amarsi con buona volontà.