Ciumi 8½ / 10 27/01/2010 11:02:14 » Rispondi Altro grande ritratto di un assassino (ma qui presunto, mi correggo: di un sospettato) altro affresco di una globalità di serpi avvelenate e velenose. Ancora Simenon; ancora un intreccio sobrio e al contempo equivoco; un paesaggio di provincia, pittoresco e nebbioso, alcuni omicidi. Il pettegolezzo, la diffidenza, il sospetto - sin dentro il rapporto di coppia - i segreti e le confidenze taciute. “Au coeur” della menzogna.
Alle soglie dei settanta, Chabrol non perde il gusto del proprio cinema, del proprio giallo o thriller psicologico, come per Hitchcock, della critica sottile alla società borghese; ma a differenza del maestro britannico rimane quel tocco verace, tutto Nouvelle Vague, ai suoi personaggi.
Si veda per esempio il commissario: una donna sorridente e comune.