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WOYZECK regia di Werner Herzog

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elio91     8 / 10  25/06/2010 11:21:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La prestazione che ci viene regalata da Kinski è stupenda, sicuramente una delle sue migliori e non era facile. Difatti si può dire senza timore di venire smentiti che il personaggio di Woyzeck è lo stesso dei due lavori precedenti di Herzog: un diverso assoluto,che viene trascinato all'inferno dalla cattiveria dell'Uomo e sempre alla ricerca della Natura. Stavolta non c'è Bruno S. che pure sarebbe stato (per l'ennesima volta) perfetto,ma Kinski che di solito è straripante ma qui si contiene,paradossalmente,nella sua follia crescente.
La sua è una maschera perfetta di dolore e di angherie,le stesse che subisce sin dai titoli iniziali fino al finale.
Il Destino tragico che gli è riservato è facilmente prevedibile e le vessazioni che subisce sono tanto meno leggere di quello che sembrano all'apparenza quanto ancora più pesanti in termini di umiliazione.
Illustrata splendidamente dal regista, ma specialmente da Kinski, la pazzia del protagonista,sempre più lontano dal mondo degli uomini da provare un distacco graduale verso quel mondo,compiendo un ultimo e terribile gesto.
Grande pietismo ancora una volta verso il diverso per Herzog che ci risparmia la sua fine.
Tratto da un famoso lavoro teatrale a sua volta ripreso da una storia vera,Herzog si distacca però da entrambi dandone una sua visione personale che è palesemente differente nel finale: nella realtà Woyzeck venne giustiziato mentre nell'opera di Buchner l'esito è differente ma implicitamente la fine è sempre quella. Così come per Herzog che però rende il suo Woyzeck più umano e meno folle (almeno all'inizio) e le voci che sente sembrano provenire dalla natura tanto amata dal regista,natura che lo stesso protagonista riuscirà a raggiungere alla fine.
Di una bellezza esasperante le scene al rallentatore e le musiche.