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LA BALLATA DI STROSZEK regia di Werner Herzog

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_Hollow_     9 / 10  23/12/2011 02:26:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da parecchio non sentivo il bisogno di commentare un film, ma il film in questione e gli altri (pochi) commenti a riguardo sono tentatori.
Condivido in generale su ciò che viene detto a riguardo, ma non nello specifico su certi luoghi comuni circa il significato:
Bruno S. non è un ingenuo, nemmeno un"diverso" : è una persona ed è diventato un diverso, non per sua scelta, ma per i metodi correttivi della società.
Non vedo nel film una distruzione del sogno americano: il sogno americano non è mai esistito, altrimenti non verrebbe chiamato "sogno". Di fatto è un mito, tale era pure nel '77. Bruno S. probabilmente lo sapeva, al contrario di Eva, ma non gli restava che ballare.
La denuncia non è alla società americana, ma alla società. Non è la prima ad essere più sofisticata e subdola nel punire, ma la seconda quando la si vive nella fase adulta.
Recentemente ho visto scene di Stroszek frammentate in un video musicale a certe de "I quattrocento colpi", e lo trovo molto adatto. Antoine Doinel che destino ha, se non diventare un Bruno S.? Manca giusto una spruzzata di "The Loneliness of the Long Distance Runner", magari con un "Fino all'ultimo respiro" come dessert.
Idem dicasi per il finale: gli animali non rappresentano Stroszek, o meglio, lo rappresentano, ma per il semplice motivo che sia loro, sia Bruno, rappresentano l'umanità intera. L'uomo ridotto a perdere qualsiasi cosa lo caratterizzi come tale, persino come animale, per diventare un ingranaggio di una macchina a gettoni del capitalismo. Una squallida attrazione di uno squallido Luna Park. Ian Curtis l'aveva sicuramente afferrato. Ma d'altronde, Ian Curtis l'aveva capito già da prima, altrimenti il suo gruppo non avrebbe portato come nome l'esempio più lampante di scherzo tragico e assurdo, Jokeriano, di ciò che la natura umana è capace produrre.
E intanto la gallina balla, finché non si spengono le luci e non si chiude il sipario ...

P.S.: Il finale mi ricorda sempre molto "quella" scena da Eraserhead, di Lynch.