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ROAD TO PALOMA regia di Jason Momoa

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4 / 10  21/11/2017 10:57:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In sella ad un chopper d'epoca attraverso i deserti americani con l'accusa di omicidio a gravargli sulle spalle, ecco il nuovo Jason Momoa in versione intimista/spirituale/sciamanica.
Francamente troppo anche per chi ne ha viste ormai di ogni.
"Road to Paloma" offre una versione totalmente inedita del muscolare attore, al solito inespressivo, ma sicuramente ambizioso nell'ignorare gli sviluppi più action della vicenda cercando di ammantare l'"on the road" di arricchimenti interiori ottenuti a suon di conoscenza in un mondo povero solo dal punto di vista materiale.
Purtroppo Momoa mostra intenzioni encomiabili ma approfondimenti populisti e a dir poco faciloni: la rappresentazione del suo personaggio è ricattatoria -sembra una specie di buon samaritano in odore di santità- per non parlare dei sotterfugi retorici utilizzati per spostare l'attenzione da una storia inesistente, regolarmente messi in atto con subdoli panorami mozzafiato e canzoni da brividi che in tale contesto assumono connotazioni da vuoto pneumatico totale.
Dolore e disperazione restano chimere irraggiungibili, la denuncia sociale è appena accennata e la feroce catarsi finale è quanto di più prevedibile possibile. Gli incontri verso la meta finale lasciano interdetti per pochezza (spicca per inutilità la comparsata di Lisa Bonet, chiamata in causa giusto perchè moglie di Momoa nella realtà), mai realmente utili per elevare dalla mediocrità di un personaggio senza alcun appeal.
Il plateale verso a "Easy Rider" fa accapponare la pelle.