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BLACKHAT regia di Michael Mann

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The Gaunt     6½ / 10  01/04/2015 22:05:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' il cinema classico di Mann, sebbene le diverse scene davanti ad un computer in cerca di codici o passwords si arriva ad uno scontro che è basato sulla fisicità dei personaggi, si converge a quella "sfida" finale tra due uomini contrapposti: bene e male che si confrontano e si scontrano con pistole o coltelli. L'eroe di Mann, saldo nei principi, contrariamente al protagonista di Nemico pubblico non è più una lepre, ma un cacciatore insieme ad altri cacciatori. Le fila però si riducono, gli apparati statali e burocratici gradualmente scompaiono e non casualmente lo sviluppo della storia accellera, come si si fosse liberata da vincoli e ostacoli allo sviluppo degli eventi. Al pari di un virus informatico il singolo individuo riesce a bypassare controlli, a sfuggire trappole delle nazioni-sistema.
Ho notato tuttavia molte forzature nella sceneggiatura, ai limiti dell'improbabile già dallo stesso personaggio di Hersworth, molto più di un semplice hacker vedendo ciò che combina aldifuori della semplice tastiera di un computer, oppure il riuscire a muoversi per mezzo mondo con fin troppa facilità e qualche dubbio su una recitazione giocata eccessivamente su tonalità basse nella prima parte. Anche vero che Mann i film li sa girare: gli splendidi scenari notturni, le sequenze delle sparatorie e tutta la bella scena finale ripagano della visione almeno in larga parte, ma secondo me non è tra i film più riusciti del regista americano.