_Hollow_ 9 / 10 19/03/2015 01:11:22 » Rispondi Massi, fate come dice il tizio sotto, e guardatevi anzi Frozen e compagnia bella.
Ok; adesso, dopo questo avvio citazionista di Man on the Moon, andatevi a vedere Blackhat, se vi piace il cinema di Mann. Ma direi il Cinema in generale, anche se i botteghini pare la pensino diversamente. Il commento di Williamdollace già dice tutto, non la faccio molto più lunga. Quello di Mann è l'ennesimo film tipico del regista: neo-neorealista, verista; quasi un modo antitetico di mostrare la vita rispetto ad Ozu. Ho sempre ammirato la sua caratteristica di riuscire a descrivere quasi maniacalmente il vero, di essere intimista, pur tramite un formato monumentale da blockbuster.
Ma, rispetto alla massa hollywoodiana dei thriller, le sparatorie sono vere sparatorie. Quelle che muoiono sono persone. I proiettili perforano la carne e uccidono all'istante, non c'è il tempo di ansimare tra le braccia di qualcuno. Ci sono tantissimi tempi morti, che fan sbadigliare lo spettatore di genere. Perché i ritmi non son quelli dell'inseguimento montato per il teleschermo, ma quelli della vita vera. Quello di Mann è un cinema di rumori che ti catapulta a forza nella realtà, con lo spirito di un documentario. Ti fa uscire dalla sala, facendoti entrare in barca, in elicottero o su un jet privato. E in questo caso è un cinema di addii, di sguardi, di fantasmi dell'11 settembre, di reti globali fatte di dati ma anche di persone.
_Hollow_ 23/03/2015 15:50:43 » Rispondi Bello il tuo commento! Probabilmente avrei visto il film a prescindere, ma m'ha dato un po' la conferma di quanto si vociferava a riguardo.
Sil.blue 19/05/2015 23:16:52 » Rispondi Vorrei solo sottolineare il fatto che definire il film "verista" o "neorealista" non lo giustifica dalla cattiva interpretazione degli attori e dalle battute fuori dal mondo!
_Hollow_ 20/05/2015 04:59:29 » Rispondi Spero che tu abbia visto un altro film. Ma col 10 ad Hunger Games mi sa tanto di no.