caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

UNFRIENDED regia di Levan Gabriadze

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Jolly Roger     7 / 10  29/12/2016 17:27:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Horror interamente ambientato sui social networks – nel senso che noi spettatori vediamo, per tutta la durata del film, lo schermo del pc della protagonista, sul quale si alternano messaggi e pagine di facebook, instagram e Skype, con altri amici che videochattano e si scambiano messaggi o condividono contenuti.
Il tutto è girato in tempo reale.
Ho trovato particolarmente inquietante la figura di Billie, l'incognito utente che si inserisce nella videochiamata Skype tra i 6 amici e che in nessun modo si riesce a far disconnettere. La mancanza di una foto del profilo, il suo silenzio iniziale, lo stupore degli altri. Il profilo anonimo "senza foto", l'omino classico azzurro, un'immagine quotidiana ma che in quel contesto assume connotati ben spaventosi.
Questo film, a livello di gradimento, ha ricevuto molte critiche negative. Io penso che non sia affatto facile scrivere una sceneggiatura di un film che è costituito al 95% da una sola videochiamata Skype, senza peraltro che l'attenzione venga mai dispersa, anzi…ci sono un paio di momenti davvero riusciti, due colpi forti molto ben assestati.
Inoltre, l'argomento trattato non è per niente banale, è di estrema attualità: il cyber bullismo.
Una sera, magari, capita di fare cose stupide…magari si è un po' alticci ad una festa e si dice o si fa, di fronte agli altri, quel che dovrebbe restare privato.
Qualcuno riprende tutto con un cellulare. Poi il video finisce in rete…e da cosa nasce cosa.
Una vita viene sottoposta al pubblico ludibrio e alla disapprovazione della gggente. Una persona viene stroncata, bollata per sempre, portata alla disperazione e, a volte, al suicidio.
Terribili, in questo senso, i messaggi che alcuni dei protagonisti hanno inviato alla loro amica, suicidatasi un anno prima, in seguito alla pubblicazione su internet di un video compromettente: "Vuoi un suggerimento? Ammazzati!"
La cattiveria umana, su internet, trova una valvola di sfogo e un canale protetto, assumendo perciò dimensioni ancor più spietate e ciniche. Le persone si sentono protette dall'essere a casa, coperte dalla propria identità virtuale e lontano dal proprio interlocutore. Una lontananza che sprigiona coraggio e spavalderia nel cyberbullo e che allo stesso tempo diventa distacco empatico dalla vittima, dalle sue reazioni emotive, provocando un'alterazione della realtà che così perde la propria componente più umana.
Purtroppo, sulla tastiera di un pc, dalle mani le parolone escono pesanti, veloci e taglienti molto più quanto di fluirebbero dal cervello alla lingua nell'ambito di una conversazione vis-à-vis.
-Uskebasi-  29/12/2016 17:37:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grande Jolly, sei tornato! Io invece sono indietro di decine e decine di film, non riesco a commentarli. Servirà un miracolo per rimettermi in paro.
Jolly Roger  29/12/2016 18:45:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao Grande!
Eh devi recuperarli, ti tocca. Perchè ne hai inseriti pochi in questo periodo in cui sono stato assente anche io
D'ora in poi dobbiamo impegnarci di più :-)



-Uskebasi-  30/12/2016 18:49:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Senza di te non avevo stimoli