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L'AMICO AMERICANO regia di Wim Wenders

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ULTRAVIOLENCE78     7½ / 10  22/04/2008 15:50:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'intrigo che sta alla base de "L'amico americano" costituisce solo l'impianto di stampo giallistico ad un film la cui vera natura risiede nell'esistenzialismo che connota le caratterizzazioni dei due personaggi principali.
Jonathan viene messo di fronte al suo tragico destino, di fronte alla morte: ma il sapere che la propria vita si esaurirà in poco tempo giustifica azioni nefande come uccidere? Questo sembra chiedersi Wenders nel tratteggiare il personaggio interpretato da Ganz, seguendo l'evolversi della sua storia. La risposta ci viene data da un lato dall'altro personaggio principale: un losco mercante d'arte in piena crisi di coscienza, che cercherà di redimersi dal suo passato delinquenziale aiutando Jonathan; dall'altro dalla drammatica esperienza di quest'ultimo, che accettando l'incarico come sicario verrà trascinato in una irrefrenabile spirale di violenza che costerà a Jonathan le sue cose più care: la famiglia (la cui serenità viene irrimediabilmente minata) e la vita stessa. Il finale, tragico e beffardo, suona quasi come un grande monito.
Un film profondo (come tutti quelli del regista tedesco), anche se in qualche momento non del tutto coinvolgente, ma soprattutto caratterizzato da una eccellente fotografia che nelle panoramiche della citta di Amburgo trova la sua espressione più alta.