Attila 2 7 / 10 03/06/2017 19:20:55 » Rispondi Un vero "horror" di quelli che mette paura senza un minimo di "gore" o di scene "splatter",e per farlo bisogna saperlo fare bene.Mitchell e' all'altezza di maestri del genere. In questo film c'e' l'ansia e la tensione che trasuda dalla prima all'ultiima scena.Un film che e' la metafora della "paura" e dell'impotenza degli adolescenti davanti alle malattie sessualmente trasmissibili.Perche' e' proprio questo che "insegue" la protagonista dall'inizio alla fine del film.Un qualcosa che e' cominciato dopo il rapporto avuto con il ragazzo,e che viene trasmesso agli altri solo avendo un rapporto con loro.
non ci sono genitori che compaiano in tutta la pellicola,e questo rappresenta la paura degli adolescenti di parlare con i propri genitori di quello che hanno fatto.L'incomunicabilita' su un argomento cosi' delicato.Quindi la ragazza chiede aiuto agli amici.
la paura nasce dall'ignoto dal non sapere cosa ti sta inseguendo e come difenderti. Le scene
dove "l'assaassino" arriva camminando piano e completamente fuori dal contesto,come l'uomo senza vestiti sul tetto della casa quando i ragazzi vanno via con la macchina.
Alla fine non viene spiegato cos'era questa cosa e come tutto e' cominciato,perche' non si puo' sapere dove tutto e' cominciato e chi e' stato il primo che ha "contagiato" l'altro,e non si cosa sia in realta' questa cosa che segue la protagonista perche' in realta' non si cosa sia la "malattia".
un horror che mi ha sorpreso per le atmosfere angoscianti,lo sviluppo e la scena finale
con i due protagonisti che in realta' dovrebbbero essere "liberi" dalla paura perche' la ragazza l'ha "passata" al suo amico d'infanzia,e lui l'ha passata a una donna di facili costumi,che si presume ci sia andato quando ci passa davanti con la macchina,ma quando si prendono per mano,sullo sfondo si vede una figura che li segue,come se la paura non dovesse finire mai.
L'unico horror nel quale il finale lascia spazio,anzi "pretende" un prequel a differenza degli altri film di geenere che lasciano spazio ai numerosi e,a volte inutili,sequel.