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IT FOLLOWS regia di David Robert Mitchell

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-Uskebasi-     7 / 10  13/09/2016 15:18:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
COMMENTO SPOILEROSO

Si discosta dalla gran parte degli horror moderni non c'è dubbio. Atmosfera, ambientazioni, modo di spaventare, tutto rimanda a decine di anni nel passato, ad esempio nella prima parte è impossibile non pensare ad "Halloween".
Essere seguiti da qualcosa o qualcuno è una paura atavica per il genere, un must, eppure non credo ci fossero film incentrati su questo. L'idea di base di "It Follows" dunque ci stava, legarla a una sorta di malattia trasmissibile con il sesso pure... con un Se però. Perché avere buone idee non basta, dare il via a un progetto non è così complicato, ciò che è difficile è saperlo concludere, dare un senso a ciò che si è creato. E in maniera netta, aggiungo, in prodotti come questo, altrimenti si rischia di essere fraintesi o minimizzati, dando l'impressione che in realtà non si sapesse dove andare a parare. Si è scelto di creare il finale ad effetto, con una persona che forse segue i ragazzi, un finale col dubbio come se fosse figo, rafforzato dalle due scene precedenti, ovvero quella ridicola della piscina e quella con Paul nei pressi delle prostitute. Un finale col dubbio che non ha senso, se non quello accennato prima di fomentare a chi il film già non era piaciuto, facendogli dire: "Vedi. Non sapevano come finire. Neanche chi l'ha fatto sa cos'è sta cosa, da dove viene e perché li segue..."
E in effetti sono 3 scene che fanno pensare ad una mancata presa di posizione in sceneggiatura, per non usare termini peggiori come "confusione totale" e "nonsopropriokecàzzofà". La malattia era una sorta di moralità incazzàta debellata con l'amore? O è morta in piscina nel bagno di sangue? O è stata trasferita da Paul alla prostituta e chissà quindi a chi altro?
Fa arrabbiare perché invece il messaggio c'è, a molti arriva uguale. L'amore che sconfigge tutto. I due ragazzi camminano senza paura, senza voltarsi, mano nella mano. Dietro di loro c'è una persona in lontananza sullo stesso percorso. A mio parere bastava pochissimo, eliminare la scena orrenda della piscina e mostrare che quella sagoma nel finale svoltasse verso una casa e tutto avrebbe assunto un significato chiaro, insindacabile, simbolico, bellissimo.
Lasciamo quello che poteva essere e passiamo a quello che è stato.
Purtroppo non hanno saputo sfruttare al massimo gli inseguitori, se così vogliamo chiamarli. Tolti i primi due, la donna nuda e l'anziana (e volendo essere generosi lo spilungone), tutti gli altri sono abbastanza anonimi, e questo è un peccatuccio grave considerando il fatto che non c'era bisogno di ricercare attori per un ruolo che si deve solo camminare, anche il mio vicino di casa saprebbe farlo e sarebbe sicuramente più inquietante della maggior parte di quelli scelti. Ma cosa ha di buono allora questo film? Tanto. Lo stile, lo stampo, il ritmo, come già detto nelle prime righe è proprio di un'altra pasta rispetto all'horror medio, diverso nelle modalità e negli obiettivi. Gran parte del merito è da attribuire al regista, Mitchell va tenuto sott'occhio, e non mi stupirei di vederlo fuori da questo genere. E poi le musiche... che dire. La colonna sonora è la vera star del film.