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RUSTY IL SELVAGGIO regia di Francis Ford Coppola

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Woodman     10 / 10  09/08/2013 21:53:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Estetica, poesia, industria. Follia, disperazione, barocchismo.
Le nuvole barocche. Un film perfetto, un modello imprescindibile per gli aspiranti registi e non solo.
Credo che non ci siano abbastanza parole per sintetizzare il tutto. Macchè, ne sono certo.
Da un libro inutile scritto da una ragazzina nel mentre in cui gustava i suoi 15 minuti di gloria Coppola ha tratto una simile meraviglia. Incredibile. Un compendio di suoni, immagini, metafore. Un orgasmo visivo lungo 93 minuti. Una perenne erezione. Dialoghi sublimi, cui il doppiaggio e l'adattamento italiano si adeguano a meraviglia, attori magnetici, mai visto una squadra di miti così empatica.
Scena indimenticabile: Dennis Hopper al tavolo del suo bar preferito: "Rusty James, ogni tanto qualcuno vede il mondo in modo diverso dalla gente comune. Ma non vuol dire che è matto, capisci? Una diversa e più acuta percezione della vita non significa follia, benchè a volte possa capitare che questa percezione porti a follia. No, tua madre non è matta. E nonostante quel che pensa qualcuno non lo è nemmeno tuo fratello. Ha sbagliato parte e commedia. E' nato nell'epoca sbagliata, sulla sponda sbagliata del fiume. Pff, con la capacità di poter fare tutto quello che vuole, e non trovando niente che vuol fare.. Proprio niente. Tu non riesci a capirmi vero? Ma certo ma certo questa è la verità e la differenza. Tu non hai perso tua madre, io l'ho persa."
E Mickey Rourke? Uno straordinario Motorcycle boy. Un byronic hero metropolitano, un romantico dannato immerso nei fumi delle fabbriche di Tulsa. Un'interpretazione sublime, coronata da un doppiaggio efficacissimo di Roberto Pedicini (il suo primissimo!).
Nel cast un'acerba Diane Lane, l'esordiente Nicolas Cage, la piccola Sofia (accreditata come Domino). In particine troviamo Laurence Fishburne e il grande Tom Waits.
E le musiche di Stewart Copeland? Una meraviglia epica.
Io che negli 80's non c'ero ho idealizzato quell'epoca nelle mie sensazioni. E questo film combacia in tutto e per tutto con quello che ho costruito dentro di me attraverso l'esperienza. Ciò che non si può esternare costituisce la parte più grande e preziosa della nostra interiorità. Ecco un film che riesce ad essere un conforto (o un aggravante, dato che sta alle regole del triste disagio generato dall'incomunicabilità, e ne tenta un'illustrazione esemplificativa) per la nostra malinconia più acuta e destabilizzante. Un film portentoso perchè narrato come una ballata rockeggiante dolente e rassegnata, languida e risonante come un eco lontana e irraggiungibile, invisibile e intangibile come la nostra anima. Si segue lo sviluppo (ermetico, come è giusto che sia) psicologico appassionandosi al contempo anche alla pura fiction. Vicende, pulsazioni, orgoglio, amore, fusi o concatenati alla perfezione.
La combinazione perfetta fra indagine e racconto. Fra introspezione e finzione.
Il film che ritrae la mia idea di anni '80, e anche se solo io riesco a vederla ciò costituisce un valore aggiunto, e quel valore aggiunto è concretizzato dal voto massimo.
Un'opera mastodontica, potentissima, che continua a superare la prova del tempo. Questo è il Cinema signori, questo è un capolavoro leggendario, un picco fra i più alti raggiunti dai grandi maestri americani, e, probabilmente, in tutta la storia del cinema.