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WHIPLASH regia di Damien Chazelle

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  11/12/2015 12:43:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi ha discretamente innervosito questa pellicola del giovane regista Damien Chazelle, fondata sull'ossessione di un determinatissimo aspirante batterista e su quella di un duro insegnante, desideroso di scoprire il nuovo Charlie Parker.
In "Whiplash" la musica è solo un orpello, non dico inutile, ma quasi, è uno specchietto per le allodole in cui il perfezionismo e il successo ad ogni costo diventano centrali senza essere stigmatizzati. Ed è questo il maggior limite di un film tutto sommato costruito con intelligenza, girato bene, con una fotografia dai toni soffusi ammaliante a dir poco. Ci sono didascalismi e ripetizioni evitabili ma dal punto di vista narrativo la pellicola funziona.
E' il messaggio ambiguo a non piacere. Dispiace notare che un mezzo così nobile diventi il viatico più semplice per glorificare il disgustoso arrivismo di cui il sistema americano è da sempre impregnato. Non conta arrivare secondi, urge eccellere e per farlo ogni mezzo è lecito. Soprattutto tenendo ben presente che non raggiungere il top significa valere meno di zero.
Ecco quindi l'accademia di musica tramutarsi nella caserma di "Full metal jacket", all'interno della quale il bravissimo caratterista J.K. Simmons sostituisce il leggendario Sergente Hartman per fare a pezzi i suoi sventurati allievi. Lascia basiti la riflessione riguardo il metodo di insegnamento così estremo, giustamente ritenuto inibente. Non la pensa così il mentore in questione, convinto che il talento non si possa soffocare con nessun mezzo.
Per nulla educativo il lavoro di Chazelle esorta al superamento dell'ostacolo mediante un percorso distorto in cui nulla è più umano. La musica perde la naturale bellezza e la follia dei due personaggi viene accettata senza batter ciglio anzichè essere trattata adeguatamente. Abbiamo due alienati avversi al mondo esterno, glaciali e anafettivi, dediti a una sorta di martirio intimo che finisce in un aberrante dimensione grottesca.
Mildhouse  19/01/2016 18:17:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah secondo me non è questo il messaggio che il film vuole proporre, semmai è il contrario
Chazelle assembla un universo cinico e spietato, dove ognuno è disposto a prevalere sull' altro e soprattutto non vi è alcuna empatia ( vedere la scena in cui il ragazzo sovrappeso viene escluso dalle lezioni, seguito poi da dei commenti agghiaccianti) . Tutto ruota attorno a un egoismo e brama di successo del protagonista che raggiunge la follia e alla frustrazione di un insegnante che si sfoga sui suoi alunni perchè non riesce a creare il batterista perfetto.
Io però la vedo più come una denuncia, che non avviene in maniera esplicita ma esclusivamente attraverso il graduale deterioramento del protagonista , che fallisce come essere umano.
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  20/01/2016 11:08:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si, può darsi tu abbia ragione. Io però ci vedo più attinenza con la mia interpretazione. Comunque sia mi ha infastidito qualunque sia il messaggio, da qui la sufficienza stentata ;)
Mildhouse  19/01/2016 18:22:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
O meglio, si accanisce sui suoi alunni perchè vuole temprarli, ma è un comportamento da pazzo frustrato piscopatico :O