rain 9 / 10 05/04/2016 19:19:24 » Rispondi Dopo "Django Unchained" Tarantino torna ad omaggiare un genere per cui non ha mai nascosto il suo sconfinato amore. e per far ciò richiama a raccolta gran parte dei suoi attori feticcio, da Kurt Russel a Samuel L. Jackson, da Tim Roth a Michael Madsen. E il risultato è addirittura al di sopra delle attese. Una prima ora e mezza di preparazione, in cui Tarantino gioca con lo spettatore, facendogli credere che la sua ultima fatica sia una pellicola che si trascina stancamente all'infinito in un turbinio di dialoghi che ti lasciano tanta voglia di veder sgorgare un po' di sangue, cosa che accadde in maniera debordante in un'esplosiva seconda parte che assume toni quasi da film horror. Forse Tarantino non sarà un cineasta con velleità artistiche, come qualche altro collega a cui qualche critico con la puzza sotto il naso vuole paragonarlo allo scopo di metterlo in ombra, ma certamente è il regista che nella nostra generazione ci ha fatto divertire più di chiunque altro.