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THE HATEFUL EIGHT regia di Quentin Tarantino

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The Gaunt     7½ / 10  22/02/2016 21:57:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
PRESENTI SPOILER

La merceria di Minnie è un piccolo avamposto umano circondato dal bianco della Natura con le sue leggi immutabili. All'interno di questo avamposto le leggi degli uomini mostrano tutta la sua mutevolezza e flessibilità a seconda delle circostanze e del proprio tornaconto personale. Un'impostazione teatrale dove i personaggi recitano un copione scarno e definito dalle informazioni essenziali di pezzi di carta. Lettere di incarico, mandati e lettere del Presidente Lincoln ne definiscono i ruoli. Dove non ci sono pezzi di carta è la credibilità di un ruolo, vero o falso che sia, a definire il personaggio. Nell'universo cosmopolita della merceria si consuma il massacro verbale e fisico di una nazione piena di diffidenze, rancori e razzsmo, che ricorre alla menzogna e alla violenza per poter primeggiare. La precedente convivenza di razze ed etnie diverse pur non perfetta (i messicani erano comunque off-limits) è spazzata via in pochi secondi. Tarantino allarga ulteriormente il discorso di Django unchained in maniera più articolata su una nazione in cui la violenza è il suo tratto peculiare, in cui solo il personaggio di Kurt Russell e della Jason Leigh mostrano in fondo ciò che sono e rappresentano, senza filtri. Bastardi senza gloria fino al midollo in un continuo gioco di mimetismo per non svelare la vera essenza di loro stessi. Un Tarantino meno citazionista del solito, aldilà dell'unico modello palese di riferimento, La Cosa di John Carpenter. Ma nella merceria di Minnie non c'è nessun alieno ostile. L'ostilità reciproca è umana al cento per cento.