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THE HATEFUL EIGHT regia di Quentin Tarantino

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Elmatty     9 / 10  15/02/2016 08:53:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Devo ammettere che devo ancora apprendere bene quello che ho visto però sicuramente ho visionato una pellicola di quelle che raramente si avventurano al cinema.
Ho sempre amato Quentin Tarantino in tutti i suoi film e questo The Hateful Eigth è un'opera ibrida per il regista.
Da un lato Quentin si ispira alle sue prime due opere (Le iene e Pulp Fiction) per strutturare questo suo western, con punte alla Jackie Brown sparse qua è la, dall'altro è un film nuovo, più maturo e più politico.
Tarantino sta crescendo e lo si nota, mancano dei picchi umoristici che erano presenti in altre pellicole, affronta argomenti più seri.
L'età si fa sentire anche per lui...
Diciamo subito che le tre ore di film non si sentono affatto, il tutto scorre come un treno ad alta velocità, talmente perfetto che ci si dimentica che si sta affrontando una pellicola di questa durata.
La sceneggiatura è la classica Tarantino fatta di lunghi dialoghi che apparentemente non c'entrano nulla ma che alla fine in qualche maniera c'entrano, i personaggi sono tutti quanti ben caratterizzati e vivono di luce propria.
Solamente la prima parte è un po' lenta ma dall'arrivo nella locanda in poi il ritmo inizia a decollare fino alla parte finale in pieno stile Tarantino.
Qui gli attori sono semplicemente fantastici, non c'è nessuno che prevale sull'altro e non c'è nessuno che rimane soppiantato da un altro, un delicato equilibrio che tiene per tutto il film.
L'ambientazione è superlativa, dai colori freddi degli esterni a quelli caldi degli interni, dove il sangue è in contrasto con il bianco della neve.
L'unico appunto che devo fare è proprio sulla colonna sonora: qui Tarantino aveva tra le mani il suo sogno, un mostro sacro come Morricone ma non è riuscito a sfruttarlo a dovere. Le sue musiche sono ottime e molto evocative ma sono poco presenti a causa della natura della pellicola e della sua struttura narrativa, forse non era il film adatto per Morricone, lo avrei visto meglio per Bastardi senza gloria.
Ci troviamo di fronte ad un Tarantino ben lontano dal suo viale del tramonto, ancora in perfetta forma che riesce a rinnovarsi riportando un po' del suo passato. Dialoghi ottimi e ben congegnati, storia semplice ma che cattura fin dall'ultimo secondo, personaggi incredibilmente iconici.
Insomma, un film di Quentin Tarantino, basta solo questo.
Molto consigliato.