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THE HATEFUL EIGHT regia di Quentin Tarantino

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BlueBlaster     8½ / 10  11/02/2016 02:16:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Personalmente ho trovato quest' ultima opera di Tarantino davvero piacevole ed appassionante. Un ibrido tra western e giallo che fa il verso a "Dieci piccoli indiani" con non celati richiami ad uno dei cult del maestro Carpenter ossia "La Cosa"....un manipolo di uomini rinchiusi in una abitazione mentre all'esterno sferza una bufera di neve, oltre a questo c'è Kurt Russel e come non mancasse la colonna sonora di Morricone (ho letto pure che uno dei brani è preso direttamente dalla colonna sonora de "La Cosa", un pezzo scartato da Carpenter).
A sto punto parlo subito della fantastica colonna sonora che ho trovato sublime sin dall'inizio ("L'Ultima Diligenza di Red Rock" e "Neve"), davvero un qualcosa di particolare che da un tocco ancor più sinistro ad un contesto già mistery. Spero proprio che Morricone si aggiudichi l'Oscar questa volta!

Sono rimasto incantato sin da subito nella cura maniacale di ogni fotogramma e dalla maestosa fotografia di Richardson, alcuni paesaggi sono davvero immensi e si fatica con lo sguardo riuscire a "inquadrarli" completamente nello schermo.
Paesaggi di frontiera innevati fantastici, la location dell'emporio è accattivante in bilico tra il caloroso e l'angusto (dettagliatissima la scenografia), montaggio ineccepibile, sonoro ottimo come sempre, così come costumi e sopratutto trucco...da ricordarsi che sono ad opera ad opera di Nicotero e Berger!!!
Ogni istante si denota lo stile del regista anche se il film è diverso dalle sue ultime opere, si trova però un insieme di marchi di fabbrica e la sceneggiatura pare un collage della sua filmografia. Tarantino si auto-compiace con la consapevolezza che dietro di se ha orde di "tarantiniani" bramosi di ritrovare omaggi (tipo il tabacco Red Apple per dirne una) e schemi tipici del director di Knoxville.
Da una parte questo è un bene mentre per certi versi è pur vero che ci sono delle dinamiche e dei personaggi praticamente plagiati dalle sue altre pellicole...il personaggio di Tim Roth / Oswaldo Mobray è un clone di Christoph Waltz / Dott. King Schultz in "Django Unchained", poi molta della trama richiama alla mente "Le Iene".

Buon cast (metà sono fedelissimi del regista) ed interpretazioni quasi tutte ottime...
PROMOSSI:
Samuel L.Jackson (il migliore) che in Django avevo odiato e che qui ho trovato perfetto nel suo cinismo e nella sua perspicacia (il racconto sulla tortura al figlio di.....lascia di stucco), il sempre mitico Kurt Russel munito di baffoni e pellicciotto che gigioneggia quasi per quasi metà film tra bontà d'animo e scatti animaleschi, la rivelazione Walton Goggins una vera faccia da western in bilico tra la comicità e l'integrità morale,James Parks come cocchiere ganzo, Bruce Dern perfetto per il ruolo e Channing Tatum che nel suo piccolo ci mette lo zampino.
RIMANDATI:
Jennifer Jason Leigh irritante e tumefatta quanto basta ma che a me non ha convinto completamente nemmeno dopo che gli hanno fatto saltare i denti (sarà forse colpa del doppiaggio), un Tim Roth sempre bravissimo ma che paga lo scotto di essere un personaggio"riciclato", Demián Bichir / Bob / Messicano un pò troppo anonimo ed impostato.
BOCCIATI:
Michael Madsen perché ormai ridicolo con quella tinta, quel lifting e quella panza oltre al fatto che è uno stereotipo vivente...Zoe Bell nella sua inutile comparsata da bambina psicotica...e tutta l'allegra combriccola proprietaria dell'emporio.

Una buona sceneggiatura, non eccelsa, che nelle mani sapienti di questo regista prende una forma intrigante. Mi è piaciuto il solito racconto a capitoli (fossi stato lui ne avrei messi 8 invece che sei per stare in tema), mi è piaciuta la voce narrante usata l'essenziale, mi son piaciuti i flashback delucidativi e mi è piaciuto il finale.
Parte finale oltremodo sanguinolenta, praticamente splatter, al limite dell'ostentato e forse in parte evitabile (ma io trovo gustose certe cose). Omicidi a raffica che spiazzano lo spettatore che si era assopito al calore del fuoco scoppiettante...una carneficina attesa ma oltremodo pragmatica.
Sarà pur vero che alcune parti sono eccessivamente verbose (tipo il secondo capitolo nella carrozza) ed a tratti la storia è un pò ripetitiva ma io non mi sono mai annoiato nonostante la durata e rivedrei il film già adesso (l'unica cosa è che mi facevano male le chiappe a stare seduto al cinema dopo due ore)...con Revenant a metà film mi stavo addormentando e avrei voluto uscire dalla sala mentre al termine di THE HATEFUL EIGHT avrei potuto vederne un'altra mezzora (sarebbe stata perfetta la versione 70mm).
I lunghi dialoghi a me non pesano quando sono scritti bene...qui hanno un senso ai fini degli incastri della storia ed oltretutto sono interessanti visto che argomentano di storia americana (il tema portante si fonda sulla Guerra di Secessione ed il rancore che gli uomini portano con se). E' un film di vendetta, giustizia, contro il razzismo, abbastanza maschilista (mai visto una donna subire così tanti oltraggi fisici e verbali....meritati!) e sopratutto menzognèro.
E' chiaro agli occhi di tutti che ogni personaggio nasconde segreti e che la storia evolverà a suon di colpi di scena...la cosa bella è cercare di intuire questi colpi di scena e godersi il teatrino che Tarantino ha imbastito.

Non sono un fan del regista ma fino ad oggi mi son piaciuti moltissimo tutti i suoi film...Non voglio osannarlo ma per me è una sicurezza, poi ognuno di voi è libero di pensarla come vuole e buttare mèrda su tale egocentrico individuo del Kentucky.
Per me a livello dei suoi ultimi film...mi pento di aver regalato un 9 e mezzo a Django perché con il senno di poi lo avrei messo più o meno alla pari di questa pellicola.
A me è piaciuto molto ma sarà che ho un debole per la location innevata e per lo schema da "giallo"....se poi mi aggiungi una regia di qualità (pianosequenza ben dosati e zoomate/messe a fuoco magistrali), scene pulp (con la classica verve comica del regista), pathos ed atmosfera, ottimo cast e dialoghi studiati, colonna sonora epica (un testamento per "l'indeciso" Ennio), fotografia a regola d'arte (da Oscar pure questa), splatter (teste e testicoli esplosi con vomitate e cervella sparse) ecc ecc...
Insomma a mio gusto un gran bel film che consiglio!