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THE HATEFUL EIGHT regia di Quentin Tarantino

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MonkeyIsland     6 / 10  07/02/2016 22:59:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fine primo tempo, molti mormorano dicendo che du palle quest.o film un altro gli risponde "E' di Tarantino, vedrai qualcosa tira fuori", ecco la medesima sensazione che ho avvertito io e la mia compagnia.
Parte bene ma si ingolfa verso metà per colpa di un eccesso di momenti logorroici con personaggi scritti superficialmente, si insiste troppo su temi come la guerra di secessione e con presentazioni di mille personaggi di cui arrivati alla fine non ci si ricorda nemmeno di un nome.
Mi sento di elogiare solo il lato tecnico come fotografia, colonna sonora e interpretazioni, ma onestamente siamo più dalle parti di un mesto esercizio di stile (o come ha sottolineato qualcuno, onanismo) che di un film di genere, perché questo più che è un western potrebbe essere una sorta di Carnage con una spruzzata di "Le Iene", perché di tre ore, almeno due e 50 sono di chiacchiere e non di qualità come nel film di Polanski, ma di poca qualità.


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Seriamente se questo film fosse firmato da Pincopallino e non da Tarantino, dubito fioccherebbero tutti questi elogi.
carrie  08/02/2016 00:42:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Visto stasera...e la penso esattamente come te! Mi dispiace dirlo. ..

aspetto prima di commentarlo... devo metabolizzare meglio...
Ma la sostanza non sarà diversa dalla tua.
Manticora  08/02/2016 11:13:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perfettamente ragione,mi hanno pagato il biglietto dato che non ero interessato,e costringendomi a vederlo ho realizzato che ormai Tarantino parla solo a se stesso,una logorrea infinita che nasconde la mancanza di idee,in America questo è stato notato,infatti il film è scomparso velocemente dalle sale.In italia e non solo c'è chi si sforza ancora a distanza di più di 20 anni a fare la difesa d'ufficio di un regista che non si è evoluto minimamente,ne come regista ma soprattutto come sceneggiatore,e ora vorrebbe fare lo scrittore,se trova qualcuno interessato a leggerlo...
LaCalamita  09/02/2016 01:08:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusami ma se a fine primo tempo pensi "è di Tarantino, vedrai qualcosa tira fuori", come a dire "finora sembra tutta una preparazione per il dopo", vedi il film in maniera completamente sbagliata! completamente!
Non conosci Tarantino. Non è una critica, guarda te lo dico con sincerità estrema. Questo film è Tarantiniano al 100%. La cosa incredibile è che hai visto altri film di Tarantino, e magari ti saranno piaciuti pure. Ne Le Iene moltissimi dialoghi sono "chiacchiere", a partire dalla scena iniziale con la discussione su Like A Virgin...! E la scelta del nome in codice? E le altre chiacchiere sparse qua e là mentre sono nel magazzino?

Mille personaggi? anche qui numericamente siamo vicini al numero di personaggi presenti ne Le Iene.
Sul fatto di non ricordarli...proprio il contrario! Nei suoi film, Tarantino non mette mai personaggi a caso. Solo lui riesce in questa specie di miracolo. Pure grandi capolavori hanno personaggi che servono solo alla trama ma piatti e dunque finiti nel dimenticatoio.
Tarantino è quello del signor Wolf, che si vede per un quarto d'ora.
E quello di Hattori Hanzo. E quello di Big Daddy.
La bellezza di The Hateful Eight è già nel primo tempo, dalla prima scena. Il film è già intrigante dal primo dialogo, è divertente dal primo dialogo. Dal momento in cui il personaggio di Samuel L Jackson incontra quello di Kurt Russell il il film sta già vivendo, non sono affatto scene "dovute" per impostare il dopo. Semmai questo è quello che succede nei film mediocri e nei blockbuster, pieni di scene forzate per mandare avanti la trama. Scene senza arte, con dialoghi che già conosciamo già, perchè uguali a mille altri film. Che poi è un sorbirsi di banalità per poi avere pure finali scontati e per nulla interessanti.

In The Hateful Eight Tarantino fa un enorme climax ascendente (lungo l'intero film). In pratica è la scena nella locanda/scantinato di Bastardi Senza Gloria allungata e complicata. La situazione degenera di scena in scena. (la musica, invece, non segue questo schema e già nell'intro, l'inquadratura sul crocifisso, ascoltiamo un motivo sinistro come ad avvisarci di cosa succederà!). E non è finita! Ancora prima dello zoom out sul crocifisso ci sono un paio di immagini sulla bufera in arrivo, sul freddo, sulla neve...ovvero la natura, causa scatenante la vicenda nella locanda. Proprio perchè la tempesta costringerà i personaggi e stare chiusi lì...! Ogni singola scena ha un perchè, capisci che buttare via con una frase l'intero primo tempo è follia.
Mentre avviene la graduale escalation della vicenda ti diverti, ti fa riflettere (tantissimi temi tirati in ballo), ammiri la recitazione (fisico, espressioni facciali e voci originali straordinarie. Estetica e musiche al top. L'accento di Walton Goggins è irripetibile. Per non parlare del messicano senor Bob).
Si potrebbe parlare del fatto che un protagonista invisibile in un certo senso è la menzogna. E chi sono i buoni? chi i cattivi? forse il finale ci dà una risposta, bellissima. E bellissimo messaggio. Il pezzo di Roy Orbison "there won't be many coming home", manco a dirlo, non sta lì per caso.
E ci sarebbero tante altre cose da dire. E io...sono semplicemente io. Chissà quanta gente, che ha un'occhio ben più raffinato di me che sono un semplice appassionato, avrà visto cose che io manco ho notato.
Detto questo, non voglio farti cambiare idea. Anche perchè, a essere onesto, se dopo un intero primo tempo ti scivolano via i millemila aspetti del film, non credo sia possibile avere ripensamenti. Però ecco tutta 'sta marmaglia di parole che ho scritto a getto magari ti farà riflettere sui punti di vista, sul cosa si può percepire e cosa no e roba simile
MonkeyIsland  09/02/2016 13:11:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Al contrario, secondo me è proprio il nome del regista che vi autoconvince di aver assistito a qualcosa di straordinario, quando invece questo è un semplice rimasticamento (noioso) dei suoi lavori precedenti.
Non critico unicamente al film il fatto di essere "logorroico" (sennò Carnage o metà serie tv sarebbero monnezza) ma il fatto di essere un noioso pippozzo d'autore.
A differenza di altre sue opere, qui nessun personaggio si evolve o muta in corso d'opera e la storia è talmente tirata per i capelli, che il film ha bisogno di momenti posticci come il narratore che ti dice spiegoni di cose nascoste allo spettatore e fondamentali per mandare avanti questo noioso taeatrino.

L'idea di aver assistito a una trollata di tre ore non me la leva nessuno, e questa cosa l'accetterei da un Roth, un Rodriguez o uno dei suoi mille emuli ma non dal regista di Pulp Fiction.
Tuco  10/02/2016 16:51:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io la penso diversamente: negli altri film di Tarantino le chiacchiere" sono sempre utili ad uno scopo, ti faccio un esempio: Mr Pink col diagolo sulla mancia ci fa capire 2 cose: è sveglio, perchè effettivamente presenta la questione con una contraddizione a cui nessuno risponde ma poi alla fine cede all'autorità di Joe e rimette il dollaro, per avendo dimostrato che avrebbe ragione a non farlo.
Questo spiega il perchè, pur avendo i diamanti e capendo che fosse stata una trappola, torna al capannone come gli avevano detto di fare, invece di eclissarsi coi diamanti.
In hateful eight io non ho visto niente di tutto questo: sono riempitivi che tentano di creare un'atmosfera ma non ci riescono, il vecchio Tarantino non avrebbe buttato li 30 volte che fosse strano il fatto che Minnie fosse andata via, ce l'avrebbe raccontato con un significativo flashback o aneddoto.
LaCalamita  11/02/2016 17:00:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai fatto un bellissimo esempio con Le Iene. Esempi del genere nei capolavori di Tarantino se ne possono trovare a centinaia. Non a caso di tutte le maestrie forse è proprio la sceneggiatura la sua sezione più magnifica.

Non mi trovo però molto d'accordo riguardo il fatto che The Hateful Eight sia privo di questi aspetti (o addirittura totalmente privo).
Provo io a citarne un paio :


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Si potrebbero certamente fare degli altri esempi, e comunque anche questi 2 che ho scritto si potrebbero descrivere meglio, ma non sto editando molto. Avrei poi bisogno di vederlo un'altra volta.
Comunque se ricordo bene, praticamente ogni dialogo è di alto livello, sia per quanto riguarda la conoscenza e sviluppo di un singolo personaggio, sia per quanto riguarda la trama in generale, che anche semplicemente il divertimento e l'intrattenimento.
Nel dialogo a 3 di cui parlavo prima per esempio ci sono tutti questi elementi contemporaneamente. Il solo accento di Walton Goggins è spettacolare!