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PSYCO regia di Alfred Hitchcock

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Ale92     10 / 10  09/10/2013 00:49:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE QUESTO COMMENTO CONTIENE SPOILER

Era la fine del 1959, Alfred Hitchcock, reduce dal successo di Intrigo Internazionale deve trovare un nuovo soggetto per il suo prossimo film, le casa di produzione glie ne propone tanti, ma nessuno interessa veramente a Sir Alfred, che opta per realizzare la trasposizione cinematografica del libro di Robert Block: Psycho.
Tutta la produzione ne è contrariata, dati gli elementi forti e macabri, tranne la moglie del grande regista Alma Reville.
Hitchcock, sbattendosene altamente dei soldi si intestardisce per realizzare questo film con passione (ecco anche perché è un capolavoro), riesce a trovare un intesa con la Paramount ma solo per la distribuzione del film.

Adesso mi chiedo, come si può dare meno di 10 a questo film?
Realizzato con 800.000 dollari, ovvero quanto usano per fare circa 30 secondi dei morderni Fast and Furious, Twilight o in generale americanate di poco conto. Per le riprese Hitchcock s'avvalse della troupe della serie tv "Alfred Hitchcock Presenta" per risparmiare tempo e denaro.
L'utilizzo del bianco e nero ha due motivazioni principali:
-Censura: Non si poteva mostrare al tempo del sangue esplicitamente, infatti quello che utilizzò Hitchcock per la famosa scena della doccia è sciroppo di cioccolato di marca bosco
-Costi.

Il film si apre con una stupenda sequenza di titoli di testa realizzati da Saul Bass che vedono molti movimenti verticali e orizzontali che tagliano le scritte e che durante il film tagliano in due lo spazio. Gli stessi titoli di testa (come buona parte del film) sono accompagnati da quella che io considero la colonna sonora più bella di tutti i tempi, di sicuro è la più inquietante e spaventosa, realizzata da colui che considero il più grande compositore di tutti i tempi: Bernard Herrmann.
Nella prima scena compare la località in cui ci troviamo e l'orario, con una sequenza panoramica si entra all'interno dell'albergo dove si capisce chiaramente che Marion Crane (Janet Leigh) e Sam Loomis (John Gavin) sono amanti e che si sono incontrati in albergo durante la pausa pranzo.
Nella seconda scena del film Marion torna in ufficio, proprio all'inizio di questa scena, davanti la finestra dell'ufficio si vede un uomo ciccione col cappello da texano in testa, è il solito cameo del grande regista.
La scena si sposta dentro l'ufficio, dove Marion incontra la collega, interpretata dalla figlia di Hitchcock, Patricia (da segnalare una frase che viene detta in questa scena :"Le emicranie sono come i buoni propositi, ci se ne dimentica appena il male è passato" una delle grandissime frasi del film. Successivamente entrano in ufficio due uomini: uno è il direttore e uno è un uomo molto ricco che deve depositare 40.000 dollari in contanti, Marion viene incaricata di andarli a depositare in banca il più presto possibile.
Marion torna a casa e si prepara a fuggire con i 40.000 dollari, nella prima scena in albergo Marion viene mostrata con il reggiseno bianco, che per il regista era sintomo di purezza, dopo aver compiuto il furto viene mostrata col reggiseno nero, dato che si è macchiata di peccato (grande simbolismo d Hitchcock).
La fuga di Marion (come al solito Hitchcock la fa fuggire in macchina, grandissimo elemento riccorrente del regista ripreso in moltissimi film) è una delle scene con più suspence, dato l'incontro col direttore e col riccone che la riconoscono e fanno un cenno per salutarla, oltretutto è accompagnata dalla solita grandissima colonna sonora di Herrmann.
Altra grande scena di suspence avviene quando Marion si mette a riposare in macchina e viene interrogata da un poliziotto, mostrandosi molto insicura e facendo sospettare il poliziotto, che infatti la segue fino a quando si cambia l'auto, lasciandola andare poi tranquillamente, la non azione del poliziotto potrebbe essere l'inserimento da parte del regista di un McGuffin nel McGuffin, e allo stesso tempo un elemento di grande suspance.
Dopo un bel po di tragitto Marion si ferma al Motel Bates, dove incontra Norman [Antony Perkins (strepitoso)] il giovane direttore del motel che la fa firmare (Marion firmerà con falso nome e falsa città) e gli assegna la stanza numero 1. Data la lontananza del ristorante Norman invita Marion a mangiare a casa sua, ma la madre di Norman si dimostra molto rude, all'antica e gelosa del figlio, non concedendogli di far entrare Marion a casa sua, quindi Norman la porta a mangiare nel suo ufficio. L'ufficio è addobbato con degli uccelli impagliati (altro elemento caratteristico di Hitchcock, infatti come si chiamerà il suo prossimo film?) inoltre altro elemento caratteristico del regista è la presenza del mangiare in un incontro importante ( cosa succede su Intrigo Internazionale quando Cary Grant ed Eva Maria Saint si incontrano?)
Dopo aver finito di mangiare e di chiaccherare con Norman, Marion torna in camera e si prepara per farsi la doccia, mentre Norman la spia da un buco nel muro (elemento molto malato che inquadra leggermente il personaggio). Inoltre Marion butta i resoconti dei soldi spesi nel gabinetto, è la prima volta che in un film americano viene inquadrato un gabinetto.
Subito dopo Marion entra in doccia e Norman sale a casa.
E' qui che il film inizia a volare verso il capolavoro: dopo tutta la suspence creata attorno alla protagonista Hitchcock decidere di spaccare tutti i maledetti clichè di Hollywood facendo morire la sua protagonista ( e parliamo in un attrice importantissima, che due anni prima aveva recitato ne L'Infernale Quinlan con Orson Welles) dopo 40 minuti di film! Prendendo in giro totalmente gli spettatori, a mio parere il colpo di scena più bello di sempre. Il problema sta che non è solo la sceneggiatura ad essere incredibile, ma la morte di Marion in doccia è realizzata in modo perfetto: La scena della doccia: Ci sono miliardi di cose da dire sulla scena della doccia:
- Si tratta della scena più famosa del cinema ( Qualcuno può negarlo? )
- Solo per questa scena, che dura 45 secondi e fu realizzata in 6 giorni di riprese, il film si meriterebbe l'oscar per il miglior montaggio
dato che in questi 45 secondi ci sono 70 inquadrature. Con questa scena Hitchcock tocca i due estremi di montaggio, 12 anni prima aveva realizzato
"Nodo alla gola" film che durava 80 minuti e disponeva di una sola inquadratura, a quel tempo le pellicole riuscivano a registrare solo 10 minuti
ma un maestro come Hitchcock era riuscito a camuffare queste interruzioni con abili movimenti della macchina da presa.
Passare da 1 inquadratura in 80 minuti ad 70 inquadrature in 45 secondi è decisamente ****uto!
- Inizialmente la scena della doccia non aveva colonna sonora, Bernard Herrman senza dirlo ad Hitchcock la compose comunque, Hitchcock fu soddisfatto
talmente tanto del suo lavoro che non solo la inserì, ma raddoppiò la paga del compositore. Ancora oggi il suono è famosissimo.
- Durante l'accoltellamento di Marion, Hitchcock per far avere una vera reazione di terrore dell'attrice, ordinò di cambiare improvvisamente l'acqua
e metterla freddissima, senza farlo sapere all'attrice. (Ma che genio era?)
- Il sangue che esce alla fine è sciroppo di cioccolato di marca Bosco. (Alla faccia di quelli che spendono miliardi per gli effetti speciali).
- Dopo l'uscita del film ci fu un evidente calo delle vendite delle doccie con tendina e un aumento delle vendite delle doccie con copertura in vetro
perché considerate più sicure (chissà di chi è la colpa).
Dopo la scena della doccia, Norman vede ciò che ha combinato sua madre e decide di ripulire il tutto, un altra persa in giro per lo spettatore è il fatto che Norman non si accorge nemmeno dei 40.000 dollari rubati da Marion e li getta nella palude assieme alla macchina, gli stessi 40.000 dollari su cui era concentrata tutta l'attenzione nella prima parte di film, un McGuffin strepitoso.
Nella seconda parte di film si passa alla sorella di Marion, Lila Crane (Vera Miles) che è preoccupata per sua sorella e decide di andare dall'amante della sorella, Sam Loomis per riuscire a trovarla, nel frattempo viene seguita da un investigatore privato, ingaggiato dall'uomo ricco a cui Marion ha rubato 40.000 dollari, l'ispettore Arbogast (Martin Balsam). Arbogast si accorda con Lila e va a cercare Marion in tutti i motel della zona, arrivato al motel Bates, parla con Norman, che si mostra molto insicuro e non permette ad Arbogast di entrare in casa perché sua madre è malata. Arbogast è determinato ad entrare per scoprire qualcosa, ma prima va alla cabina telefonica ed avverte Lila che proverà ad entrare per parlare con la madre di Norman.
Entrando in casa si vedono delle grandi scale (altro elemento usato frequentemente da Hitchcock), Arbogast inizia a salirla, con la solita suspence di Alfred (mostrando la porta che si apre, informando lo spettatore e facendolo sospettare e preoccupare di ciò che sta per avvenire) realizza una delle scene più inquietanti e paurose del film, con un inquadratura dall'alto riesce a far vedere la porta della camera della madre di Norman che si apre definitivamente e lei velocissima che schizza sulle scale accoltellando a morte Arbogast.
Sam e Lila non avendo notizie di Arbogast da un pezzo si recano dallo sceriffo, e gli parlano dell'accaduto, lo sceriffo riferisce a loro che conosce Norman Bates e che sua madre non può aver ucciso Marion perché è morta 10 anni prima suicidandosi con del veleno.
Il giorno dopo Lila e Sam non convinti delle parole di Norman vanno al Motel Bates fingendosi una coppia, mentre Sam distrae Norman Lila va ad indagare dentro casa, adesso, da quando Lila entra dentro casa alla fine del film sono i 10 minuti più belli della filmografia di sempre, suspance alle stelle, quando viene scoperto il cadavere della madre si mischia con l'orrore, Hitchcock fa muovere agli attori la luce della cantina creando un gioco di luci ed ombre paurose sul cadavere, con la solita musica terrificante di Bernard Herrmann, la spiegazione dello psicologo, ed infine il grandissimo monologo finale con la voce della madre di Norman, con un Antony Perkins da oscar e la regia di Hitchcock ancora meglio, sovrapponendo un teschio alla sua faccia e facendo finire il film con la macchina di Marion che viene ripescata dalla palude.
Al giorno d'oggi il finale è super spoilerato, ma è ovvio che nessuno mai potrebbe prevederlo.
In questo film troviamo non la perfezione, perché questo film distrugge decisamente la perfezione, il livello tecnico è uno dei più elevati di sempre, con l'utilizzo frequentissimo di specchi, o di inquadrature fantastiche, di un montaggio tra i migliori di sempre e di una fotografia tra le più cupe ed angoscianti della storia del cinema, la casa ed il motel bates sono passate alla storia, come il film stesso, ormai colonna portante della cultura cinematografica e che ha ispirato tutti i thriller successivi. Il punto forte però rimane la sceneggiatura, mai eguagliata da nessun film, questo film è come se sia un altro tipo di arte, non ha nulla a che vedere con il resto dei film fatti, dove il protagonista deve vincere grazie a situazioni forzatissime che si vengono a creare, o comunque come in altri film che muore solo alla fine in modo eroico, qui ogni clichè è distrutto, realizzato con 2 soldi e una troupe da serie televisiva. Ci sarebbero altre mille cose da dire, ad esempio che è uno dei primi film che ha elementi psicoanalitici, che tratta di necrofilia (come il film di due anni prima di Hitchcock "La donna che visse due volte") del rapporto madre figlio, delle madri possessive ad autoritarie che è un altro elemento utilizzatissimo da Hitchcock, di Norman Bates che è entrato nella cultura popolare ed è stato eletto dalla AFI secondo miglior cattivo dei film, della frase ed anche tag-line del film "Il miglior amico di un ragazzo è sua madre" entrato al 56° posto delle frasi celebri, delle tecniche di Hitchcock che ha comprato tutti i libri presenti in città per non far sgamare il finale, degli annunci fatti da Hitchcock per trovare l'attrice che interpretasse la madre di Norman (ricevendo anche parecchi curriculum), dello scherzo fatto a Janet Leigh facendogli trovare la signora Bates nel camerino, si potrebbe parlare all'infinito, dico solo che è un film che non si trova sul tetto del cinema, ma che l'ha sfondato: Film più bello di sempre senza dubbio.

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  04/02/2014 11:24:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quanto amore traspare da questo commento, bravissimo!

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Ale92  08/02/2014 13:44:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahahahahah grazie mille a tutti, ci tenevo ad un commento così perché Psyco è uno di quei film che ti fa piacere veramente il cinema e un tributo se lo merita senza dubbio.
Poi questo commento ha un altro scopo, dato che ovviamente ho provato a proporre psyco ai miei amici, e aimè non l'hanno ben apprezzato, preferendogli i vari film moderni. Quando iniziano a dire che è meglio Iron Man li mando a leggere questo commento eh eh eh
marcogiannelli  04/02/2014 11:16:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grandissimo commento, il migliore del sito, complimenti!
steven23  09/10/2013 18:30:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Davvero un gran bel commento, e lo testimonia il fatto che abbia voluto leggerlo tutto quanto e ci sia riuscito senza problemi :) Tra l'altro ho scoperto cose che non sapevo, quindi è pure utile. Per il resto non posso aggiungere altro, concordo su tutto.
Come si può dare meno di 10? Se fosse per me non si potrebbe. Le tre scene che hai citato (doccia, assassinio di Arbogast e monologo finale di Perkins) sono un qualcosa di clamorosamente eccezionale; senza dimenticare appunto Perkins, che qui regala quella che, per me, resta la più grande interpretazione di uno psicopatico che abbia mai visto insieme a quella di Jack Nicholson in Shining.
Avrei dato dieci già per questo, figuriamoci mettendo insieme tutto il resto.

Ho notato anche che è il primo commento, quindi benvenuto!
hghgg  12/02/2014 13:05:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commento da applausi per un capolavoro assoluto. Vabè che io ho dato 9,5 e non 10 ma insomma, ci sta tutto. Bravissimo.