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IL POSTO DELLE FRAGOLE regia di Ingmar Bergman

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Aletheprince     9 / 10  11/11/2007 21:43:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il sobrio, morigerato e solitario Dottor Isak Borg ripercorre la propria vita durante un viaggio che, da mero tragitto in automobile verso la città di Lund, dove l'attende un'importante onorificenza professionale, si trasforma sin dall'inizio in un profondo e tormentato iter esistenziale, irto di rimorsi e di pentimenti etici.
L'urgente conflitto con le ribellioni della propria coscienza è foriero di ricordi e di dolorose evocazioni oniriche, che travolgono la facciata onorevole dello stimato ed apprezzato medico, catapultandolo in un drammatico esame dei propri affetti, sempre rinnegati e freddamente posposti rispetto agli aridi studi di scienze ed all'affermazione professionale.
La fredda e disagevole vecchiaia incombente impone però una revisione della propria condotta, degli atteggiamenti tenuti nei confronti degli altri, dei sentimenti provati verso il prossimo.
Consapevole che le proprie lacune morali ed i propri fallimenti sul piano umano lo hanno oramai condannato ad una misera quanto meschina morte, da attendere in solitudine e fra mille rimorsi, la psiche del professore si interroga affannosamente per comprendere tutti gli errori compiuti durante la vita, al fine di trovare un rimedio, seppur parziale e tardivo.
Sarà la reminiscenza del "posto delle fragole", della vita beata e spensierata della gioventù, dei candidi e solari luoghi della fanciullezza, della rassicurante figura dei genitori, a regalare un ristoro nell'anima del tormentato Isak, imponendogli di riconsiderare l'ultimo periodo che gli resta da vivere, al fine di ritrovare negli affetti e nei rapporti umani un motivo per il quale poter serenamente concludere la propria esistenza.
Questa mirabile opera di Bergman è certamente meno d'impatto e psciologicamente meno "violenta" rispetto a Il settimo sigillo.
Là, dove la sorte segnata del cavaliere Block impone una decisa quanto drammatica considerazione sull'imminente e tragico abbandono della vita terrena, che lo attende al termine della disperata partita a scacchi, ne Il posto delle fragole la pacata riflessività della vecchiaia impone un'analisi introspettiva più meditata ed elaborata, considerando gli errori, gli episodi infelici, le aspettative morali inappagate, i tormenti della psiche cui poter far fronte, in un ultimo, sconsolato, tentativo di risollevare le sorti di un'esistenza carente di affettività e di calore umano, trovando nei sorrisi, nell'amore e nelle scelte impulsive della gioventù (simboleggiata dai tre ragazzi accompagnati durante il viaggio e dalle dolci aspettative di vita della bella nuora) un motivo per cui cercare di dare un senso agli ultimi momenti della propria vita.