Marco Iafrate 8 / 10 28/09/2012 22:09:20 » Rispondi Personalmente non ho mai pensato potesse, mente umana, partorire un connubio tra eccitamento sessuale e libidine automobilistica, eppure non era così difficile immaginarlo, basta riflettere sulla quantità di adrenalina che è capace di trasmettere l'automobile, questo stupido ma tanto venerato assemblaggio di pezzi meccanici ed elettronici, all'uomo. Formula 1 o Rally, in pista o sulle strade, l'automobile non è soltanto un mezzo di trasporto, un qualcosa che deve trasferirci da un posto ad un altro, l'automobile può essere oggetto di attenzioni superiori a quelle che si concedono ad un partner, l'automobile è virilità, potenza, eleganza, confort, seduzione. Se vuoi conoscere più a fondo una persona guarda la sua macchina e osserva le attenzioni che le rivolge, la patetica disperazione se, poverina, subisce un graffio o la ridicola espressione di appagamento quando maestosamente esce brillante dall'autolavaggio. Acquistare e salire su un'auto nuova a molti potrebbe causargli un orgasmo.. A questo sentimento di adorazione allo stato puro si deve aggiungere la possibilità di sfruttarne, oggetto meccanico del desiderio, le prestazioni (termine usato anche in ambito pseudo-pornografico per sottolineare un atto sessuale particolarmente convincente), di godere cioè della carica erotica che trasmette la velocità, qualcosa di indiscutibilmente eccitante se non fosse che a mettere il bastone tra le ruote (riferimento casuale) c'è la spada di Damocle di tutti gli automobilisti della Terra: L'incidente. Ma non è per tutti così. L'eccitamento sessuale, la venerazione dell'automobile, il gusto del proibito, lo sprezzo del pericolo, la distorta considerazione della morte, sono gli ingredienti di Crash. Come poteva ignorare, Cronenberg , questo trionfo di macabra morbosità scritto da Ballard, questa fusione di materiali (carne e metallo) così molecolarmente diseguali. Si possono porre dei limiti alle distorsioni della mente? La macchina ha da sempre stimolato desideri erotici, a diciotto anni è la prima alcova, necessaria alternativa alla camera d'albergo, poi si fa anche pratica guidando, si acquista sicurezza e si corre sempre di più, ma non basta, perché un conto è provare l'ebbrezza della velocità e poi appartarsi per dar sfogo ai propri desideri sessuali ed un conto è abbandonarsi a questi desideri mentre si sta provando l'ebbrezza di correre, ma non basta, bisogna raggiungere l'orgasmo con la fusione degli organi, tutti, genitali e meccanici, ed eccolo che arriva, l'apice del godimento, il momento sommo tanto ricercato: L'amplesso e lo schianto. "Non lo sapevi ma cosa hai sentito quando lo schianto ti ha uccisa, quando anche il cielo di sopra è crollato, quando la vita è fuggita. Dopo, soltanto il silenzio è regnato tra le lamiere contorte, sull'autostrada cercavi la vita ma ti ha incontrato la morte". Allucinante, come tutti i film di Cronenberg, Crash mette a nudo le perversioni recondite dell'essere umano, le deviazioni sessuali accompagnate dall'ottusa ricerca del rischio, della vita borderline a tutti i costi, dell'inspiegabile desiderio di sfidare continuamente la morte, l'unica che poi mette fine a tutte queste ossessioni.
strange_river 03/10/2012 23:17:53 » Rispondi Se la fusione uomo macchina è una delle ossessioni preferite da Cronenberg, in quel romanzo deve aver trovato la sceneggiatura perfetta.
Una mattina di queste Cronenberg, alzandosi dal letto, si accorgerà che gli stanno nascendo le ruote sotto i talloni e si renderà conto di stare a trasformarsi in una panda 4x4 per la gioia degli operai di Pomigliano. Sai che pubblicità in tutto il mondo?