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UNA STORIA VERA regia di David Lynch

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JOKER1926     6½ / 10  01/04/2013 18:50:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fra i maggiori cineasti di sempre si colloca ad ali spiegate David Lynch; la regia americana si è distinta per le opere metafisiche convergenti in stati pesanti, e non usuali, del sogno, della nevrosi…
Come capita un po' a tutti, prima o poi, qualche novità bisogna presentarla. "Una storia vera" è quindi quella "novità" di Lynch che mette in stand by i suoi veri progetti contenutistici ed offre una vicenda del tutto diversa, che dopotutto, prende spunti da una storia realmente verificatasi.
Il titolo dunque sembra parlare molto chiaro, "Una storia vera" è la fotografia reale di un uomo (un settantenne) che si imbatte con un viaggio bizzarro , l'anziano vuole raggiungere suo fratello con un tagliaerba, la meta è raggiungibile percorrendo quattrocento kilometri. Il disegno appare assai improbabile.

"Una storia vera" ha nel suo ventre la regola (e il dovere) di impressionare e cercare, a più riprese, di stordire e commuovere il pubblico. La costruzione del film poggia sui parametri del genere "On the road", fra pregi e complicazioni.
Tanti sono i registi che hanno confezionato prodotti "on the road" ma non sempre i risultati sono stati eclatanti.
Con Lynch, purtroppo, gli esiti conclusivi del prodotto del 1999 non saranno acuti e meravigliosi.
La pellicola soffre, in effetti, di una serie opprimente di lungaggini e di ripetitività. Le sequenze vivono, quasi sempre, in una ripetitività imbarazzante, i ritmi del film poi sono bassi, lo spettatore è messo a durissima prova.
Certamente il film vuole lanciare un messaggio, quello della vita che va (o andrebbe) vissuta per i veri ideali di questa ultima cercando, possibilmente, di accantonare ogni superficialità e di seguire il cuore godendosi ogni attimo della vita. Lynch su questo è impassibile e semina nel suo prodotto una lentezza "forzata" che esalta a tratti, ma come detto sopra, stanca anche.
Fra le maggiori positività la musica di Badalamenti e Richard Farnsworth in una prova di sostanza.
Non convince la sceneggiatura, i confronti fra i personaggi, seppur invitanti, sono figli di uno schema fin troppo telefonato e metodico.
Film che può piacere fino ad un certo punto.
leonida94  09/06/2013 14:48:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Passano gli anni, ma rimani sempre il solito severo !
Ben ritrovato Joker ;)