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UNA STORIA VERA regia di David Lynch

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bodego     10 / 10  28/01/2006 20:32:30 » Rispondi
Mi è successa un po' la tessa cosa che mi è capitata con 2001 :odissea nello spazio. So che il paragone può suonare piuttosto strano ma quando il protagogonista inizia il suo viaggio in tosaerba e cominciano quelle riprese magnifiche e quella musica "magica" si viene completamente catturati da lla pellicola quasi come si stesse sognando ad occhi aperti. Ecco, l' unica volta che mi era già capitata questa sensazione era per 2001 dove anche lì quel valser delle stelle ti fa sognare.
Già solo per questo "una storia vera" si doverebbe predere un 10 meritatissimo ma il film offre molto di più, e ogni incontro che il protagonista ha con le persone che incontra offre numerosi spunti di riflessine.
La prima parte del film serve quasi da inroduzione e da descizione del fantastico personaggio: a partire dalle sue condizioni di salute alla sua testardagine e al modo in cui tratta gli altri.
Poi, dopo che gli arriva quella brutta notizia che il frattello col qule non si vede da dieci anni ha avuto infarto decide di andarlo a trovare cercando di buttarsi alle spalle i litigi che aveva avuto con lui in precedenza .
A questo punto lui sceglie un mezzo di trasporto molto singolare: un taglia erba, al quale sicuramente si poteva trovare una soluzione alternativa, ma al protagonista va benissimo poichè con la sua lentezza gli permette di restare in solitudine per un po' di tempo e di riflettere in generale sulla sua vita.
Egli, essendo alquanto vecchio, avrà molto da insegnare anche alle persone che incontrerà nel suo viaggio.
Qui si iniziano a sviluppare numerose tematiche, separate tra di loro da quei magici momenti di cui ho parlato all' inzio del commento.
Per prima cosa c'è il dialogo con la giovane scappata di casa perchè in cinta e qui Alvin vanta le bellezze della famiglia e della forza della sua unità.
Altre immagini sognanti e poi Lynch affronta (attraverso l' incontro con i ciclisti ) il dramma della vecchiaia con la frase "La cosa peggiore della vecchiaia è il ricordo della giovinezza".
Altre immagini sognanti e altre riflessioni, di nuovo altre immagini sognanti e di nuovo altre riflessioni.
E poi c' è l' interruzione più lunga del viaggio a causa di un guasto al tosaerba e qui c' è abbastanza tempo per ricordare gli orrori della guerra.
Si riparte con un' altra dose di immagini sognanti e e dopo altri incontri il protagonista giunge alla sua destinazione e qui ci si aspetta chissà che cosa, ma ncora una volta il film stupisce offrendo soltanto delle semplicissime frasi ma indispensabili ed essenziali.
Capolavoro in tutti i sensi.
10