Manticora 7 / 10 02/02/2015 11:32:44 » Rispondi Ayer abbandona le strade di Los Angeles del precedente End of Watch e si butta nel fango e negli scontri della Seconda Mondiale. Invece di uniformarsi allo stile retorico e patriottardo dei suoi conpatrioti, Spielberg tra tutti, decide di immergersi nel fumo,nel sangue e nella violenza, raccontando una storia tra tante. Quella di un equipaggio di un carro Sherman, ribattezzato FURY(furia) ovvero la piccola umanità, virata al maschile, i cui membri,ruvidi,burberi,violenti e a tratti squilibrati, cercando di dare un senso al mondo in cui sono precipitati. In questo il protagonista interpretato da Brad Pitt, Don rappresenta ovviamente il fulcro della vicenda, sergente, inteligente,determinato ma anche generoso e assolutamente determinato a voler salvare la sua famiglia, ovvero gli altri membri del carro.
nonostante la sua famiglia ad inizio film abbia già perso l'aiuto carrista Red, spappolato da una mitragliatrice tedesca.
Il nuovo arrivo è un ragazzino che ha le fattezze di Logan Lerman, e che passerà dal battere sulla macchina da scrivere a spazzare i soldati tedeschi con la sua mitragliatrice. Nella prima parte il film è particolarmente efficace, approfondendo in poco tempo le dinamiche tra i personaggi, gli altri membri sono Gordo, un Michael Pena efficace, Shia Labouf, novello credente, a tratti affetto da fanatismo, e Jon Beranthal, il meccanico e servente del cannone. Su tutti domina Don-Pitt che si muove apparentemente roccioso e determinato, ma anch'egli scavato nell'anima dalla guerra, che ormai è sempre più insensata. Frase tipica, detta da un altro soldato a Don"Perchè non si arrendono e basta?" "Tu lo faresti?" Verso la metà il film purtroppo si perde in una disgressione sentimentale che coinvolge Norman-Lerman che personalmente alla fine diventa stucchevole, anche se l'inizio è interessante. Fondamentalmente il suo è un percorso di crescita, dalla nascita, alla maturità, che include vivere, uccidere e alla fine anche morire, se necessario. Ayer che ha anche scritto il film riesce comunque ad essere credibile, e nelle scene di guerra è semplicemente perfetto. Basti pensare allo scontro che vede in contrapposizione quattro Sherman rimasti contro un Tiger. Superbamente congegniato, alla fine è soltanto la strategia ed un pizzico di fortuna che riescono
a far distruggere il Tiger da Fury, colpendolo nella parte posteriore, dove la blidatura è meno spessa, ma gli altri tre carri vengono semplicemente annientati.
Infine è questo fà da corollario a tutto il genere bellico, dalle origini in poi, la Furia dovrà tenere testa
a tre compagnie di SS supportate da autoveicoli, con un cingolo spezzato e quindi impossibilitato a muoversi, novella fortezza di acciaio che cerca di arginare ad un crocicchio le forze nemiche.
Sono venti minuti di battaglia, che danno forza alla pellicola, e mostrano che cosa di può fare con 80 milioni di dollari nei war-movie. Alla fine
moriranno tutti, ma Don salverà Norman-Machine, perchè comunque lui non fà parte della famiglia, ed è giovane, deve vivere.
Se tralasciate le ovvietà tecnico-belliche (gli sherman non potevano sparare in movimento dice qualcuno) potete godervi il film per quello che è, un onesto War-movie, che può rivaleggiare tranquillamente con tutti gli altri del genere.