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UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO regia di Mario Monicelli

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JOKER1926     6 / 10  22/08/2013 14:21:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Un borghese piccolo piccolo" di Monicelli è uno spaccato che appartiene ad una determinata temporalità passata, le circostanza illustrate dalla regia italiana invadono la vita di una umile famiglia borghese invecchiata che ringiovanisce, ogni volta, quando si parla del futuro del figlio, un giovane neo ragioniere.
Alberto Sordi è la figura trainante dell'apparato cinematografico allestito da Monicelli; l'attore italiano regala un'altra grande prova, fra diverse sfumature comportamentali.

"Un borghese piccolo piccolo" nel corso del tempo è riuscito a nutrire il proprio eco, forse a dismisura.
Insomma colui che osserva la produzione del 1977 carpisce ben presto che la trama adoperata dal regista ha troppi punti irrisolti.
Anzitutto il film parte dai presupposti della più classica commedia (con qualche critica alla società e alle classi potenti del tempo) per poi sganciarsi in situazioni drammatiche/thriller quasi alla Dario Argento.
Si crea una confusione di fondo, diventa pure improbabile captare pienamente il messaggio della regia. Ciò che si capisce è che un uomo ha perso il figlio e cerca, in ogni modo, di vendicare la perdita.
Alla fine "Un borghese piccolo piccolo" perde essenza "spirituale" si fa apprezzare solo a tratti come commedia , perché non lo è in senso totale , e non lancia, tantomeno, alcun messaggio o alcuna morale. Delle sequenze risultano essere pure alquanto forzate e forse anche di cattivo gusto (quella delle bare).
Passano i tempi e cambiano le circostanze ma oggi giudicare positivamente Monicelli per il lavoro del 1977 ci risulta abbastanza difficoltoso, e intellettualmente parlando, fin troppo inutile. Lasciamo gli applausi e il folklore celebrativo a chi giudica i film in modo analitico e convenzionale.