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UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO regia di Mario Monicelli

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Max_74     10 / 10  19/02/2013 01:37:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con Un borgheese piccolo piccolo Monicelli arriva al culmine della commedia all'italiana decretandone la fine e lo fa con un ritratto a tinte forti, peraltro sempre attuale, di un'Italia allo sbando il cui disagio era allora ancora più sentito a causa anche del terrorismo. Parte quasi come una commedia e si trasforma pian piano nel dramma più nero di rara tensione narrativa.
Monicellie ebbe dei diverbi con Sordi perchè quest'ultimo voleva che il personaggio di Vivaldi agisse in quel modo puramente in conseguenza della morte del figlio, mentre il regista voleva che fosse allucinante sin dai primi minuti nei quali e che il personaggio fosse sin da subito negativo .
Ai tempi criticato, anche dallo stesso Moretti, per aver fatto un'apologia della giustizia privata, è invece una delle più lucide analisi sul fascismo quotdiano e la violenza che serpeggia nelle nostre città. Del libro di Cerami (ricordiamo, tra i vari, l'autore anche del Mostro e La vita è bella di Benigni) Monicelli ha aggiunto il finale.
Girato a Roma nelle zone dell'Eur, il Quadraro, sopraelevata della Prenestina (non molto lontano peraltro dal famoso balcone di Fantozzi).


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