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UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO regia di Mario Monicelli

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Invia una mail all'autore del commento domeXna79     8½ / 10  16/03/2007 20:19:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Altra grande tragi-commedia firmata Monicelli.
Il modo in qui vengono tratteggiati vizi e costumi italici, in un periodo di grande cambiamento ed incertezza che sono i difficili anni ’70, con un pendolo che tocca commedia e dramma ..questo soprattutto nella prima parte del racconto, dove si assiste al classismo imperante, alle pecche di una amministrazione clientelare, sommersa da pile di incartamenti che nascondono i volti degli impiegati, il sogno del “posto statale” espressione di sicurezza economica, ed infine le logge massoniche che rappresentano il potere occulto capace di arrecare privilegi ai propri adepti ..nella seconda parte vediamo la trasformazione del mite impiegato in uno spietato assassino, alla ricerca disperata di una giustizia che lo “Stato” sembra non garantirgli, allora nella decisione di fare tutto da se riscopre un cinismo che forse gli è sempre appartenuto ma che ha silenziosamente fatto sopire ..il povero protagonista nella serie concomitante di eventi sfavorevoli perde ogni contatto con le piccole certezze del vivere quotidiano, così quel grigiore che lo circonda da un’intera vita diventa un fitto ed inesorabile nero, senza futuro e senza possibilità di scappatoie.
Il ritmo non particolarmente sostenuto, le mille sfaccettature date al racconto, la progressione drammatica ed inesorabile, la fotografia così cupa e triste assegnano a questa pellicola il pregio di narrare con grande realismo il clima di quegli anni e che, rispetto ad alcune tematiche, rimane ancora attualissimo ..magistrale la sequenza dell’insetto che tenta la fuga dalla finestra chiusa, finendo poi per morire sul freddo davanzale in un freddo e cinico parallelismo con il giovane assassino.
Un grande Alberto Sordi, negli isoliti panni di un personaggio drammatico, esprime al meglio tutta la sua duttilità ed indiscutibile bravura interpretativa, senza sbavature o eccessi di sorta ..stilisticamente inappuntabile la direzione del maestro Mario Monicelli.
Piccolo capolavoro del nostro cinema ..da vedere!