SLIDING DOORS regia di Peter Howitt

In parte sì, se si pensa che, in virtù della concatenazione degli eventi successivi, alla fine una Helen muore mentre l'altra resta viva.
Ma anche no. Perché comunque gli eventi che ci accadono non dipendono solo da quello che noi percepiamo come casuale, ma anche da quel che abbiamo "scritto" dentro.
Helen scopre comunque il tradimento del fidanzato, in entrambe le vite. Le ci vorrà soltanto più tempo ma certe cose pian piano vengono fuori. La Helen che resta viva cambierà la propria vita e lo farà, da quel che si intuisce, nello stesso modo in cui ha fatto l'altra Helen, buttandosi in proprio, tingendosi i capelli, chiudendo con il passato.
Ma soprattutto si innamorerà della stessa persona. Questo passaggio è di certo il più forzato. Lo è un po' di meno se lo si legge in chiave di morale della favola: in passato lavoravano nello stesso edificio e chissà quante volte si sono incrociati, ma probabilmente solo dopo la rottura con l'altro lei era pronta per accorgersi di lui, per innamorarsi di nuovo.
In pratica il caso tende a farci oscillare come pendoli, ma noi oscilliamo attorno ad un perno che è comunque un punto fisso.