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SLIDING DOORS regia di Peter Howitt

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Mr.619     5½ / 10  01/07/2009 11:47:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film di medio-bassa lega basato sulla condizionalità, ipoteticità e, infine, potenzialità dei turbolenti avvicendamenti del flusso delle azioni umane.Il film presenta, in una rivisitazione quantomeno filosofica della pellicola, una chiave di lettura anti-democritea della vita, per un semplice dettaglio non inerente sulla superficie al meccanicismo del complesso "caso" del mistero vitale: l'impossibile.Difatti, è possibile affermare come questo film si alimenti delle sue forti contraddizioni interne (-Perchè stai ridendo?,-Perchè combacia con la realtà).Il dualismo realtà/possibilità, altrove curato in modo esemplare ( vedesi "Minority report") è reso fin troppo spicciolatamente per poter soltanto pensare di stuzzicare la mente di chi lo guarda, ai cui occhi il film appare come una delle tante produzioni finalizzate a riempire le sale cinematografiche.La coniugazione fra "eidos" e "pragma" è altresì pssbile solamente allorchè sia avvenuto un lungo ed intricato processo di assimilazioe ed elaborazione delle scene e dei personaggi componenti la coreografia della propria esistenza.Invece, si sceglie la strada del passaggio inclinato, di una deturpante confusione ( a detta dello stesso John Hannah), sicchè, per quanto possa essere "emozionante", il finale non è tanto la cosa migliore dell'opera, quanto la più ovvia e giusta, ma tratta seguendo un percorso di impostazione psichicamente e narrativamente sbagliato.Tralasciando il lato intellettuale della pellicola, è altrettanto inevitabile notare nello stile autoriale adottato un abnorme errore fondamentale: la mancanza di un dialogo che sia tale.Quantunque la scenografia ( tipicamente newyorkese) e la fotografia ( nitida e un pò sgranata come nel miglior Boyle) siano prevedibili, la scelta di un linguaggio volgare e triviale ( soprattutto nelle scene iniziali) risulta, a ragion veduta, una pecca ancor più grave.Gli attori ( in primis Jeanne Tripplehorn) sembrano stanchi e per certi versi goffi nei ruoli che ricoprono.Ritengo sia un vero spreco non aver saputo sfruttare un così bello e, nella sua ingenuità, articolato canovaccio.Ne sarebbe potuto uscire un piccolo capolavoro esistenziale, invece di una banale e sdrucciola commedia pop-americana con pasta di fondo sentimentale.Ma anche questo è uno "sliding door".Insufficiente.