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THE CAPTIVE - SCOMPARSA regia di Atom Egoyan

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Rollo Tommasi     7 / 10  22/03/2016 08:08:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
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SPOILER

Non certo tra le perle di Egoyan, che con "Remember" e "False verità" ha ridefinito il genere del noir di classe (fatta eccezione per il pessimo, devastante "Devil's Knot").
L'inizio del film è una convincente spirale di piani sequenza, con cui il regista vuole immortalare l'alcova del mostro e la gabbia della giovane vittima (dipinta come un creativo usignolo).
L'attenzione dello spettatore è subito catturata dalle sfasature temporali della storia e dalla perenne tensione alimentata dal tormento della famiglia.
Tuttavia, ad una caratterizzazione complessa ed autentica dei genitori della bambina scomparsa (Ryan Reynold e Mireilles Enos sono, come si suol dire, personaggi "tridimensionali", intensi e struggenti) e del carnefice (un Kevin Durand sufficientemente ambiguo e verminoso) non corrisponde, tuttavia, una cura del dettaglio nelle situazioni investigative, a cominciare dai due poliziotti (Rosario Dawson e Scott Speedman), irrisolti e quasi puerili nell'approccio al caso.
Reynolds non apporta novità cinematografiche di rilievo all'icona del "super-papi vendicatore" alla disperata ricerca della figlia, già ammirato in tutte le pellicole action con Liam Neeson e nel più recente "Prisoners" (come già acutamente osservato da altri utenti).
Egoyan somministra allo spettatore al contempo un distillato di classe e marchiana faciloneria, impedendo all'ottima idea di fondo (inganno) di spiccare definitivamente il volo.
Scenografie e regia di indubbio spessore, la storia coinvolge, il ritmo è lento ma vuole esserlo per trasferire all'osservatore la sensazione di una straziante agonìa, la trama (a parte alcuni imperdonabili errori investigativi, e non solo) si lascia vivere e condividere.
Da apprezzare anche il sottofondo di strisciante denuncia non sempre presente nei film sulla pedofilia: il messaggio è che gli abusatori di minorenni sono organizzati in squadre, con elevate competenze informatiche, ed un profondo (disgustoso) senso di lealtà reciproca.
Per tutte queste ragioni, "The Captive" è rimandato ma con la piena sufficienza.