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LA GUERRA DEI MONDI regia di Steven Spielberg

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Daniela Puledra     9 / 10  23/08/2005 02:06:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
partendo dal fatto che è un remake del celebre "la guerra dei 2 mondi" degli ann i 60 credo che, rispetto a tutti gli altri film americani pieni zeppi di effetti speciali, sia il piu' riuscito in quanto è il film degli anni 60 rivisto con le tecnologie un po piu avanzate...
lupocattivooooo  23/08/2005 08:39:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
e' degli anni 50 e non 60
Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  24/08/2005 10:17:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un film che può essere visto da diverse angolazioni. Forse bisognerebbe provare a vederlo anche dal punto di vista della macchina da presa, sono convinto che il film diverrebbe qualcosa di completamente diverso, senz'altro più divertente.
Saluti e buona giornata.
Biagio
gerardo  24/08/2005 12:28:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
????
"Forse bisognerebbe provare a vederlo anche dal punto di vista della macchina da presa".
Be', tutti i film li vediamo dal pdv della mdp, mica da quello dei meccanici, degli elettricisti, dei direttori di prod., degli scenografi, dei costumisti, dei runner ecc. che si aggirano per i set... :)

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  25/08/2005 08:53:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
quoto.... è veramente una considerazione insignificante
Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  25/08/2005 10:41:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse non sono stato chiaro, intendevo dire che concentrarsi su come si muove la macchina da presa più che sulla narrazione, magari quando si rivede il film, può aiutare a capire meglio qualcosa della teoria cinematografica.
Saluti
Biagio
gerardo  25/08/2005 11:55:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mica siamo ciechi. E non tutti stupidi. La narrazione ce la fa sempre e comunque la mdp...

Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  25/08/2005 13:44:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io non ho mai considerato stupido nè cieco chiunque andasse al cinema. Ho semplicemente cercato di esprimere un concetto nuovo che riguarda una delle numerose modalità con cui si può osservare un film. Il mio scopo è di dare e ricevere qualcosa attraverso un civile scambio di opinioni.
Biagio
gerardo  26/08/2005 12:50:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La mia domanda alle tue asserzioni è: la narrazione non fa parte della "teoria cinematografica"? Io dico di sì, avendo la sceneggiatura delle regole e dei modelli di sviluppo tutti più o meno simili. Poi bisogna capire che cosa s'intende per "teoria cinematografica", locuzione quanto mai vaga e generica.
Se per teoria intendi tecnica cinematografica, già la cosa si fa più chiara.
Lo sguardo (il pdv) della mdp è tout court la regia, cioè la scelta e il taglio delle inquadrature, la sua composizione fotografica e scenografica, blablabla, ma tutte queste cose insieme servono allo sviluppo della narrazione scandita con un ritmo (e un significato) dato dal montaggio.
Allora, se mi parli di "tecnica" di regia siamo d'accordo, Spielberg è un maestro, ma resta sempre il fatto che la "narrazione" è il fine della regia e non basta che un regista abbia azzeccato tutte le inquadrature e i tempi ecc. se poi quello che racconta non regge.

Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  26/08/2005 16:37:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La teoria cinematografica è un territorio molto complesso di conoscenze sia tecniche che umaniste. Conoscenze specifiche intorno all'oggetto film. E' uUn territorio artistico e tecnologico che come pochi rimane aperto e pronto ad accogliere le esperienze di ciascun spettatore senza distinzioni di alcun genere. Un sito come questo e altri mille simili contribuiscono allo sviluppo della teoria cinematografica raccogliendo impressioni e opinioni di diverso livello culturale, dal più basso al più alto. Io mi considero di livello culturale medio-basso quindi posso avere qualche difficoltà nel comunicare con chiarezza i miei pensieri. Ma è giusto provarci lo stesso e cogliere attraverso il confronto con gli altri i propri limiti. Vedendo il film la prima volta ho avuto un'impressione d'insieme non buona, discreta. Forse sarebbe stata questa la valutazione più corretta da fare sul film. Ma vedendolo una seconda volta, senza la preoccupazione del rischio di perdere il filo narrativo, e concentrandomi esclusivamente su come si muoveva la macchina da presa mi sono trovato di fronte un altro film, decisamente più emozionante. E' come se la narrazione si fosse aperta a spichhio d'arancia lasciando intravedere una miriade di significati inediti del film. Una significazione ricca di dettagli significanti raffinati, metonimici e metaforici, portatori visivi di ulteriori pensieri. Mi è apparso qualcosa che sicuramente non è immediatamente percepibile alla prima vista del film. Ciò mi fa pensare che la significazione filmica è una questione molto complessa e che per intenderla a livello di studio analitico occorre vedere il film diverse volte. D'accordo che vedere il film diverse volte è da cinefili ma non credo che esistano scorciatoie per migliorare il proprio livello di stile e competenza cinematografica.
Saluti e buona giornata.
Biagio