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LA GUERRA DEI MONDI regia di Steven Spielberg

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Cagliostro     2 / 10  05/07/2005 15:24:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film con buoni effetti visivi e sonori. E qui si esaurisce.
Il primo punto debole del film è proprio la trama che, contrariamente a quanto alcuni hanno scritto, è proprio la prima cosa che deve essere messa in discussione. La guerra dei mondi è tratto dall'omonimo librio di Herbert George Wells pubblicato nel 1898. Il film di Spielberg a sua volta è il remake del film diretto da Byron Haskin nel 1953, che vinse il premio oscar per i migliori effetti speciali visivi. E sono proprio questi ultimi, tanto nella versione del '53, quanto in quella di Spielberg, il punto di forza del film. Ora però l'adattamento operato da Spielberg modifica radicalmente la storia del romanzo. E io in questo sinceramente avevo sperato, perché mi ero augurato in un'attualizzazione della storia da parte di Spielberg che potesse arricchire la trama originale e calarla in un contesto moderno, tecnicamente (soprattutto dal punto di vista delle conoscenze biologiche) più evoluto. La guerra dei mondi versione 2005 delude in principio perché la trama non solo non è stata attualizzata, ma addirittura è stata impoverita rispetto al romanzo e al film del '53. Protagonista non è più il professor Forrester, uno scienziato che riuscendo a sopravvivere a un attacco alieno avrà modo di studiare il nemico e di comprendere il suo punto (biologicamente) debole. Il nuovo protagonista è un operaio che ha la fortuna di riuscire a montare sul solo autoveicolo funzionante rimasto nel suo quartiere e di poter così fuggire dando inizio a un'odissea verso Boston, a mio giudizio insensata, noiosa e prolissa, volta al solo messaggio della salvaguardia dell'unità familiare come valore fondante della società umana. Rispetto al film del '53, però, il film di Spielberg non manca di aggiungere particolari più truculenti come i campi irrigati di sangue umano. E se, rispetto alla versione diretta da Haskin, questa è forse più fedele nella realizzazione delle astronavi aliene, rimane triste rilevare che esse ricordano da molto vicino le macchine per la coltivazione umana di Matrix. Assulutamente alterata è invece la fisiologia degli alieni rispetto al libro di Wells che, se ricordo bene, sono tentacolari, col volto schiacciato e con un solo occhio ciclopico. Queste differenze, che sono assolutamente trascurabili, dimostrano però che Spielberg non ha voluto fare né una fedelissima trasposizione del romanzo, né un fotocopico remake del film del '53. Allora perché, anziché puntare tutto su effetti visivi e sonori, non si è curato di arricchire e attulizzare anche la trama?
Il film in fondo non decolla. Si riduce a un esodo che non appassiona. Il finale (e ho letto che a molti non è piaciuto) è forse di quanto ci sia in questo film di più vicino al romanzo di Wells e sinceramente mi sarebbe piaciuto che anche questo fosse attualizzato e che il totale affidamento alla divina provvidenza che permea sia il romanzo, sia la versione cinematografica del '53, fosse superato. Per questi motivi reputo che il film, non aggiungendo niente di nuovo e non essendo nemmeno una fedele trasposizione, sia assolutamente superfluo. Sarebbe preferibile che gli sceneggiatori scrivessero storie nuove anziché deturpare quelle che, bene o male, sono già entrate a far parte della storia della letteratura e del cinema.

antoniuccio  06/07/2005 20:06:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vorrei capire una cosa, una volta per tutte: che significa cercare e ricercare la trama in un film di fantascienza. Quando si va a vedere il film di fantascienza, di una cosa sola occorre essere consapevoli: che si va a vedere un qualcosa di inverosimile, di paradossale, appunto, di fantascientifico. Dunque le incongruenze, i rilievi, le inopportunità, sono assolutamente gratuiti.
E poi basta andare a paragonare il film con il libro. E' ovvio che il libro è più ricco, induce alla meditazione, ti penetra e ti permea di tutto ciò che ha inteso l'autore. Ma essendo un'altra personalità che lo ha trasferito su schermo, è ovvio che non può essere ciò che è stato letto. Non entra nel paragone perché è un altro genere, ma se leggete "La ragazza con l'orecchino di perla" e poi vedete il film, vi cadono le braccia, poiché i passaggi più belli e significativi del libro sono stati soppressi per esigenze di copione. Nella norma, infatti, quando la sceneggiatura è tratta da un testo edito, si dovrebbe scrivere nei titoli di testa "Liberamente tratto da....." dove liberamente significa che il regista e lo sceneggiatore hanno voluto dare il loro contributo e fare come cavolo gli pareva.
Cagliostro  07/07/2005 03:33:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se hai avuto la pazienza di leggere con attenzione il mio commento, avrai certo capito che io non ho instaurato un paragone fra il film e il libro, lamentandomi delle infedeltà rispetto alla trama originale (tanto che io auspicavo che questa fosse attualizzata). Io ho solo constatato che Spielberg non è voluto restare fedele né al libro, né al precedente adattamento cinematografico. Da questo discende l'evidenza del fatto che egli si sentiva assolutamente libero da vincoli di fedeltà. Ribadito questo, io avrei gradito che il film avesse una trama, o anche una mera successione di eventi, se preferisci, che non si rilvelasse così deludente e noiosa. I mezzi per fare un film migliore certo non mancavano.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  07/07/2005 08:38:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Quando si va a vedere il film di fantascienza, di una cosa sola occorre essere consapevoli: che si va a vedere un qualcosa di inverosimile, di paradossale, appunto, di fantascientifico. Dunque le incongruenze, i rilievi, le inopportunità, sono assolutamente gratuiti."

...
Invia una mail all'autore del commento cash  07/07/2005 17:59:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
cito p.k.dick, uno che (fozze) di fantascienza qualcosa ci capiva.
"c'è una sostanziale differenza fra fantasy e sciencefiction (fantascienza); nella prima nulla va mai spiegato, e l'universo autocostruito entro il quale si muovono i personaggi dei vari intrecci permette qualsiasi regola, qualsiasi libertà che non deve essere spiegata. Ad esempio, se un eroe invoca il suo dio per ottenere una spada, questa immediatamente appare e non si hanno bisogno di ulteriori giustificazioni.
Nella science fiction tutto invece deve essere spiegato, definito e credibile; fondamentale infatti è che non si venga mai a rompere il patto di credulità che si instaura tra scrittore e lettore.
la fantascienza spogliata di credibilità è fantasy, e quando è mal riuscita è assimilabile alla fiaba".
tiè.
84lestat  07/07/2005 21:47:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bisogna che siano credibili.... e io x credibili intendo che in qualche modo debbano funzionare non che la nostra fisica (molto imperfetta ed approssimata) lo debba spiegare precisamente. Anche nei racconti di dick ci sono tante e tali c.agate fisiche che dovrebbero far gridare allo scandalo ma nessuno lo fa xké sono CREDIBILI ma non certo realistiche o supportate da equazioni e modelli reali. Per farti un esempio la macchina x vedere il futuro non è minimamente realizzabile (e io studio il campo dell'ottica elettronica quindi ne so qualcosina) xò lo si accetta xké in un futuro potrebbe diventare possibile costruirla.
Invia una mail all'autore del commento cash  07/07/2005 22:02:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
hai centrato il centro nevralgico; credibilità, non pretese scientifiche.
Se riesci a costruire un insieme di leggi anche inventate ma che delineino un certo tipo di universo nel quale ti muovi, allora è fatta. vedere Cruise che tenta di portare i bambini dalla madre, passando attraverso l'ennesima riconciliazione genitore-figlio e vaccate del genere, mi fa scendere il latte imbottigliato e pastorizzato.
84lestat  07/07/2005 23:24:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
vabbé io l'ho preso solo come pretesto x far muovere il protagonista di città in città secondo un filo logico... cmq ho letto anche la risposta su star wars (fantasy) e guerra dei mondi (fantascienza) e mi trovi perfettamente d'accordo
Invia una mail all'autore del commento cash  08/07/2005 11:20:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ottimo!
Anvelicon  07/07/2005 18:26:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Era ora!
finalmente qualcuno che lo dicesse chiaro e tondo.
Dick era sicuramente di sinistra. eh eh eh eh
Invia una mail all'autore del commento cash  07/07/2005 19:41:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
dicono che dick, dopo il rifiuto di togliatti, fu chiamato da stailin a guidare la terza internazionale...
Anvelicon  08/07/2005 11:52:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
eh già è una notizia nota
Invia una mail all'autore del commento cash  08/07/2005 11:59:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
una notizia nota appena nata
Anvelicon  08/07/2005 15:16:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
una nata appena nota su una notizia
Invia una mail all'autore del commento cash  08/07/2005 15:38:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
una fata prona su mia zia.
Anvelicon  11/07/2005 11:51:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
zio sempronio uno e trino
antoniuccio  22/07/2005 09:54:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In ogni caso, confermo ciò che ho detto. Vedo che avete molto tempo da perdere su questo sito.... siete studenti a vita? Poveri genitori....
Constantine  07/07/2005 20:17:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo come contraddirlo... ma credo anche che le licenze che ci sono in questa pellicola ( e parlo dal punto di vista tecnologico...) non siano così assurde da farlo cadere nel fantasy, semmai alcune sequenze sono un pò irreali per via di un certo buonismo che ogni tanto ha rapito Spielberg durante la produzione ( vedi già citata scena della caduta del cesto di umani e la riunione familiare...)...
Invia una mail all'autore del commento cash  07/07/2005 21:59:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
nono, mai parlato di fantasy per la guerra dei mondi.. L'esempio classico è asserire che star wars sia un film di fantascienza, mentre è un fantasy in tutto e per tutto; "c'era una volta...", i cavalieri, le spade, i poteri della forza che paragonabile alla magia... Guerre stellari è un bellissimo fantasy, blade runner è un bellissim o film di fantascienza e la guerra dei mondi è un blockbuster senza infamia e senza lode, praticamente l'alba del giorno dopo ma con gli alieni e il famigerato scantinato...
Constantine  09/07/2005 14:43:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Va bene sono d'accordo allora, anche se non riesco proprio a digerire questo fastidiosissimo termine "BLockBuster", diciamo che è un film disimpegnato e di intrattenimento ti va? Intendiamoci da Spielberg mi aspetto sempre che non scenda sotto l'otto e stavolta gli ho dato sette indeciso per il sei... equivalente di mezza bocciatura quindi.
Invia una mail all'autore del commento cash  09/07/2005 16:03:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma senti, anche the snatch e pulp fiction sono film disimpegnati, non trovi? e poi ti ripeto che alcune americanate non mi dispiacciono affatto, anzi... m ami fa strano di come non vi accorgiate che questo film sia tirato via che è un piacere. E fare un film pensando esclusivamente all'incasso raramente produce un capolavoro.
84lestat  09/07/2005 19:08:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
questo è vero xò devi ammettere che film come snatch e pulp fiction x loro stessa natura non rientrano minimamente nei film come la guerra dei mondi che fanno della spettacolarità visiva il loro punto di forza (e non sto parlando di regia ma di pura spettacolarità)
Invia una mail all'autore del commento cash  10/07/2005 13:12:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma questo è un discorso viziato; la guerra dei mondi, come tutti i film con effetti speciali a palla non è un'istituzione ad ampio respiro, è solo un genere. Solo un sottoinsieme di quellì'insieme più grande che è cinema d'intrattenimento e non d'autore. Non è che tutto ciè che esuli da effetti speciali forever abbia qualche pretesa di serietà; la guerra dei mondi e the snatch sono intrattenimento di pari valore, non pensi?
84lestat  10/07/2005 17:31:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
no sono forme di intrattenimento totalmente diverse. come voler paragonare la lettura di un buon libro (tipo il signore degli anelli) con il giocare a winning eleven sulla play... due forme di intrattenimento certo ma completamente diverse :-D
Invia una mail all'autore del commento cash  11/07/2005 11:59:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
eh no, tu fai esempi di intrattenimento in due campi semantici, non dello stesso. Il cinema d'intrattenimento è uno, mica ogni film deve fare esempio a sè... Qualunque film non abbia pretese impegnate o intellettuali è intrattenimento.
84lestat  11/07/2005 16:25:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
si ma sono 2 tipi di intrattenimento diversi secondo. uno spettacolare un altro "simpatico" se mi lasci passare il termine
84lestat  11/07/2005 21:04:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
x farti un esempio fumettistico che ci piace tanto... Berserk e One Piece sono tutti e due fumetti di intrattenimento non hanno certo pretese filosofiche xò sono 2 intrattenimenti estremamente diversi
Invia una mail all'autore del commento cash  12/07/2005 13:46:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
guarda, capisco quello che vuoi dire, ma per me sempre di intrattenimento si parla... DeGustibus!
84lestat  12/07/2005 15:19:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
si sempre d'intrattenimento si parla xò sono forme diverse d'intrattenimento... DeGustibus :-D
Invia una mail all'autore del commento cash  12/07/2005 22:03:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
per come le percepisci te, ma capisco che vuoi dire. Solo che non la vedo così.
a parte che berserk forse, per il suo carattere visionario, è qualcosa in più...