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LA GUERRA DEI MONDI regia di Steven Spielberg

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Requiem     6 / 10  01/07/2005 09:34:05 » Rispondi
Ancora uno Spielberg che non convince.
Sono lontani anni e anni i tempi in cui il regista americano girava capolavori come "incontri ravvicinati del terzo tipo".
"La guerra dei mondi" è un film avvincente nella prima parte, scadente nella seconda. Tutta la prima parte funziona perfettamente, Spielberg si muove benissimo tra esplosioni e catastrofi e gestisce perfettamente gli effetti speciali, in maniera molto realistica. I personaggi si chiedono subito se è un'attacco terroristico, quasi una frecciata all'atteggiamento paranoico e paradossale dopo l'11 settembre.

Poi tutto si fa più banale, e si scopre la natura di questo film troppo pensato, troppo infarcito di scontate banalità.
Spielberg crede di fare un film più maturo semplicemente perchè il protagonista non abbandona + i suoi cari , mosso da forze oscure, come faceva nel suo film migliore alla fine degli anni '70, ma questa volta si preoccupa solo e soltanto di una cosa: salvare i suoi cari. Poi però scade in personaggi scontati come quello di Robbins , un uomo impazzito che vuole sopravvivere combattendo, e nella solita moraletta finale da bambini dell'asilo.

Intendiamoci, si vede la mano di un'ottimo regista, in alcune sequenze. Quella iniziale, davvero molto bella e avvincente, oppure quella, bellissima, dell'assalto alla macchina. Ma non basta. La seconda parte scade quasi nella noia, la scelta di far comparire gli alieni è come al solito dannosa, e sembra quasi una parodia dei vecchi film spielberghiani. Dopo la prima ora il livello si abbassa notevolmente, le scene di per se sono più o meno tutte fatte bene , sopratutto quelle di massa, ma nell'insieme la seconda parte non è nemmeno avvincente, e sopratutto terribilmente banale.
Assistiamo al solito riscatto di una persona che ha fallito, e che è un'uomo comune, che si preoccupa solo di proteggere la sua famiglia.

Storia banale, contenuti banali, personaggi scontati. Cruise si fa rubare la scena dalla bambina praticamente in ogni sequenza. Entrambi invece scompaiono nella sequenza con il delirante Robbins.
Alla fine rimane un gobile blockbuster (con pretese che non dovrebbero esserci), con i soliti messaggi di unione e uguaglianza tra i popoli, anche troppo schiacciato dai magistrali effetti speciali, diretto da un regista arrivato a un punto morto della sua carriera, di cui oramai si rimpiangono persino i primi anni '90, quando dirigeva giocattoloni semplici semplici, ma perfettamente efficaci come "jurassic park".

Gli alieni poi sono pessimi, e oltretutto sono mostrati alla prima occasione utile. Persino Shyamalan, in un suo film, che era sempre pietoso dal punto di vista dei contenuti (sempre un riscatto, ma religioso) , dirigeva però abilmente un'analoga sequenza in una cantina, giocando benissimo con luci e ombre e senza fare subito concessioni al pubblico (fatte poi nel terribile finale).

Gli do un 6 perchè è Spielberg (e per la prima parte che è un ottimo lavoro), ma non credo se lo meriti (il 5 sarebbe forse meglio).
Meglio riguardarsi 10000 volte "Incontri ravvicinati", esperienza visiva ancora unica nella storia del cinema. Questo film, che Spielberg ha pensato come esatto opposto (alieni invasori - protagonista che scappa e protegge la famiglia), sembra diretto da un altra persona.

Non mi era piaciuto l'originale del 53, che ho sempre trovato prolisso, e visto oggi, terribilmente datato. Non mi è piaciuto neanche questo di Spielberg, riuscito solo nella primissima parte.