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EXODUS - DEI E RE regia di Ridley Scott

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Boromir     6 / 10  17/11/2023 22:55:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ridley Scott si misura con il padre spirituale Cecil B. DeMille e dice la sua sul kolossal biblico. Exodus è un prodotto fuori tempo massimo, non sempre ordinato nella compattezza narrativa (ben quattro gli sceneggiatori, tra cui lo Steven Zaillian di Schindler's List), accorciato di ben novanta minuti di girato (ancor più di Kingdom of Heaven, la director's cut che maggiormente urla vendetta) che sviliscono il peso di alcuni personaggi secondari importanti. Tuttavia è nella concretezza oggettiva con cui si rielabora il Divino, nello sguardo agnostico di un regista che ha sempre messo in discussione i dogmi e nell'umanizzazione di una figura messianica che si rintracciano le migliori qualità contenutistiche del film.
Dopo una prima mezz'ora singhiozzante a causa dei difetti di cui sopra, il film migliora progressivamente quando si sbarazza di certe verbosità e inizia a raccontare per immagini lo sfarzo dell'apparato scenico, le manifestazioni del divino attraverso il pugno di ferro della natura, il confronto aperto tra Mosé, Ramses e Dio stesso... L'omaggio al kolossal hollywoodiano classico viene rispettato nel divismo: il muscolare e dolente Bale ci restituisce un Mosè che spicca per carisma, doti politiche e strategiche; Joel Edgerton è un Ramses dalle vesti inette e complessate, inedito e proprio per questo interessante; enfatica la prova di Maria Valverde, assai sprecati Weaver e Kingsley.
Tra scorci suggestivi dell'impero egizio, spettacolari campi lunghi fordiani sul Wadi Rum e attenzione maniacale agli abbellimenti estetici di ogni inquadratura (cercare le incongruenze storiche ha ancor meno senso, vista la materia biblica), Scott si diverte con il catastrofismo digitale e la profondità di campo in 3D alla maniera dell'ultimo Tsui Hark, offrendo 150 minuti di spettacolo che, pur non esaltando come gli impianti visionari di Gladiator e Blade Runner, quantomeno appaga l'occhio. Il film è dedicato con affetto alla memoria di Tony Scott.