Lot 8 / 10 07/07/2005 10:04:18 » Rispondi Difficile da commentare questo film... Rispetto al lirismo e all'astrazione di molti suoi lavori precedenti (da ultimo lo splendido Ferro3, peraltro successivo) con questo film Kim Ki-Duk ritorna sulla terra, alternando sequenza lievissime ad altre in cui si sbatte violentemente la faccia per terra, ricordando in qualche modo Kitano. Come ha già scritto qualcuno il film si divide in tre spezzoni ben distinti, dapprima l'innocente peccato, ossimorico ma azzeccato, delle due amiche, di cui solamente una in modo fisico, mondato ogni volta da una simbolica e bellissima scena di lavaggio; alla tragedia che chiude questa sezione fa seguito la seconda parte, questa sì propria del regista, in cui Yeo-Jin ripercorre, tornando sui suoi passi, quel percorso di perdizione nella speranza di espiare la colpa sua e dell'amica. Il film cambia improvvisamente strada (a tratti la strada di Kitano, come dicevamo prima) nell'ultima parte, con il padre nel ruolo del vendicatore, che opera su un piano completamente differente da quello della figlia, i due sono apparentemente insieme ma rimangono distantissimi. Spiazzante il finale, che non svelo, con l'alternarsi in pochi minuti di 3 possibii conclusioni. In definitiva un film sulla morale, che lascia un po' interdetti ma fa riflettere.
Lot 07/07/2005 10:07:05 » Rispondi Bel commento di *****, volevo dire 800 cose, ero di fretta e non ne ho detta neanche una... Terrò le ulteriori considerazioni per me, probabilmente erano noioserrime... ;-)
andreapau 08/07/2005 16:29:02 » Rispondi non è vero,non è affatto male il tuo commento.dai l'idea di essere rimasto colpito e coinvolto.per me è un pregio,perchè risulti solitamente un po' freddino,anche se sempre puntuale e tagliente.insomma,una bella sorpresa.saluti
Lot 08/07/2005 16:46:32 » Rispondi Grazie, anche se sinceramente non ho detto granché, probabilmente è perché il film si muove su diversi piani; mentre ad esempio ferro3 è un film surreale dall'inizio alla fine, e in quel caso il commento mi è uscito in 5 minuti, questo ha dei passaggi molto particolari, specie nell'ultima parte; come scrivevi nel tuo commento, bisognerebbe azzerare quello che è il proprio background (il termine fa schifo ma spero si capisca cosa intendo) anche in termini di etica e cercare di immergersi nel film come in acque nuove, questa cosa non è così facile
andreapau 08/07/2005 17:43:06 » Rispondi nonè facile,dici bene.anzi,è difficilissimo ma stimolante.sai qual'è la mia paura?che immerggersi in acque così nuove,sconosciute e agitate,possa far sembrare la programmazione standard dei cinema(quella dei blockbuster o dei film americani ed europei),alla stregua di laghetti di montagna svizzeri....
Lot 08/07/2005 17:52:06 » Rispondi Mah, ti dirò... non sono mai stato molto filoblockbuster, ma non per snobismo, proprio perché mi addormento, se mi dai un film cotto-e-mangiato alla Spielberg a cui non devo aggiungere, pur in minima parte, qualcosa di mio, a meno che non sia particolarmente innovativo sotto qualche aspetto, probabilmente non mi piacerà mai, indipendentemente dalla passione per il cinema orientale. Per cui ben vengano le acque nuove, al massimo ci stuferemo anche di quelle e passeremo al cinema congolese, chi vivrà vedrà. ;-)
PS: E ripeto, guarda Ferro3 o in the mood for love, poi voglio vedere se non ti viene voglia di cambiare!
andreapau 09/07/2005 14:47:38 » Rispondi nemmeno io sono filoblockbuster.infatti ho arruolato tra i laghetti svizzeri anche grandi capolavori europei.non perchè io li ritenga inferiori,ma perchè facendo parte del mio background,riesco a deifrarli,ho elementi per farlo insomma.quello che mi manca per capire il cinema orientale.saluti e grazie per i consigli
Lot 09/07/2005 15:16:26 » Rispondi De nada! Alla prossima. ;-)
patt 07/07/2005 10:37:24 » Rispondi eheheh..ma bastano queste per capire che è un film da vedere no?.. ci andrò quanto prima, ciao lot