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AMERICAN SNIPER regia di Clint Eastwood

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Jolly Roger     8½ / 10  21/01/2015 23:20:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
American Sniper è la vera storia di un americano, Chris Kyle, arruolatosi nelle forze speciali USA in seguito agli attentati effettuati dagli estremisti islamici in USA.
Il film è di assoluto pregio sotto tutti i punti di vista, sarebbe però inutile ripercorrerli tutti perché sono già stata evidenziati in molti commenti precedenti – ma ci tengo a precisare alcune cose. Non si può pretendere che il film analizzi le ragioni di questa guerra (che, precisiamo, anche io trovo sbagliata) e che quindi faccia penitenza chiedendo scusa al mondo…perché non è questo che deve fare. Il film deve dare una rappresentazione quanto più verosimile di quello che è il conflitto, punto, e lo fa egregiamente. Sono pronto a scommettere che la maggior parte delle persone non si immaginava per niente, prima di questo film, cosa fosse realmente la guerra in Iraq…sono pronto a scommettere che la maggior parte delle persone si immaginava questa guerra applicando lo stereotipo di tutte le guerre del secolo scorso, se non addirittura precedenti…immaginandosi cioè l'esercito USA da una parte e l'esercito dei ribelli dall'altra, a spararsi addosso al fonte. Magari nascondendosi in improbabili trincee di sabbia per guadagnare un pezzo di terra in più.
Niente di più falso. La guerra in Iraq è completamente diversa da quelle del passato: non viene combattuta tramite contrapposizione di due eserciti in campo aperto, ma viene combattuta nelle città, casa per casa, cercando di strappare ogni abitazione al nemico, un nemico che si raduna solo in alcune case mentre le altre sono abitate da pacifici civili, un nemico che non è identificabile – perché esso stesso veste abiti civili - nascondendo armi sotto i vestiti, si mischia insieme ai civili, ma ha un addestramento militare e può colpire a tradimento in qualsiasi momento.
Tutta questa retorica americanista io non l'ho trovata. Il film non ha alcuna visione manichea, non porta avanti la tesi secondo la quale l'occidente è buono ed il medio-oriente è cattivo…questa è la visione semmai che ha Chris Kyle. E come Chris, ce l'hanno moltissimi altri soldati che vanno là a rischiare la pelle. Noto che molti si stanno ingannando, quando concludono che questa visione, che in realtà appartiene a tanti soldati americani che sono laggiù e che quindi il film deve per forza rappresentare, appartenga invece al film e al suo regista. Il che significa aver invertito tutto. Il che è come dire che, nel caso di un omicidio, l'assassino è il giornalista che lo racconta al tg. Oppure come dire che la gazzella non è stata sbranata dal leone, ma dal documentarista che ha ripreso la scena….
I soldati che vanno in quel luogo hanno una loro mentalità, un addestramento molto duro, dei lori ideali e dei loro valori. Sono macchine da guerra. E' gente assolutissimamente convinta di quel che fa, altrimenti starebbe a casa a fare la vita tranquilla di un impiegato o di un meccanico. Non si può pretendere che gente tutta d'un pezzo, come Chris Kyle, debba per forza manifestare nel corso del film qualche cedimento morale, o qualche ripensamento sulla guerra, sulle sue ragioni sbagliate…Come se ci si aspettasse che lui, magari nel mezzo di uno scontro a fuoco, si mettesse in ginocchio, allargasse le braccia chiedendo scusa al mondo per conto di Bush…magari facendosi pure crivellare di colpi per espiare.
No, se queste sono le ragioni per dare un brutto voto, credo che abbiate sbagliato film. Questo è solo un film di guerra, non un film di inchiesta geopolitica.
Peraltro, a onor del vero, il film non si limita a darci la visione ultra patriottica di Kyle – ma anche l'opposta opinione di suo fratello, che considera la guerra in IRAQ uno schifo e che non vede l'ora di tornarsene a casa. E che cosa dire poi della poesia del suo amico morto, che viene letta al funerale di costui da sua madre? Un puro e diretto attacco alla guerra.
In tutto questo, ribadisco che la mia opinione sul film è assolutamente libera, tanto più che io per primo penso che la guerra in Iraq sia stata un grosso errore… Comunque un giorno emergerà più chiaramente la verità su quel conflitto e sulle responsabilità dei vari paesi, lontani o vicini all'Iraq.