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AMERICAN SNIPER regia di Clint Eastwood

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6½ / 10  16/01/2015 02:01:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A distanza di anni da due magnifici film bellici (la doppietta "Flags of our feathers/Letters from Iwo Jima") il vecchio Clint realizza un perfetto pamphlet dei luoghi comuni del cinema yankee, sottomettendo una regia stanca ma visivamente abile (sublime nella sua epicita' Fordiana) a un risultato ambiguo e controverso. E fa di Chris-B. Cooper un moderno John Wayne che sinceramente e' talmente odioso nel suo patriottismo da rendersi tanto piu' insopportabile quando coltiva la disperata assenza delle atrocita' che, bene o male, ha vissuto in prima persona. Si vede sempre il tocco di un grande regista, ma al di la' dello stile, OLTRE c'e' un film di scarsissima risorsa narrativa, chiuso ermeticamente in un mondo dove non si sa piu' se sia giusto combattere per una Patria o per motivazioni personali, o familiari. Nulla di piu' di quanto non abbiano gia'detto K. Bigelow o il grandissimo Coppola di "Giardini di pietra", lustri fa. Sono un grandissimo fan di E. ma mi aspettavo un film meno reazionario e discontinuo, specialmente se la teoria sui Targets e' sempre consolidata sulle necessita' cosiddette liberali della causa civile alias la guerra. Niente da dire, sulla carta un buon film di genere, che pero' si contorce su se stesso senza porsi ulteriori domande, stlizzando i confini oltre i quali il reducismo e' la prevedibile conseguenza dell'"eroismo" atto a difenderci