caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

AMERICAN SNIPER regia di Clint Eastwood

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
zerofear     8½ / 10  15/01/2015 15:06:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
che Clint in questo film parteggi per il suo paese è palese (e sinceramente anche comprensibile) ed è dimostrato da come il protagonista viene disegnato e raccontato, dalla presenza ossessiva delle bandiere, dal cameratismo tra i vari soldati, ecc...tuttavia, dal mio punto di vista, Clint riesce a non varcare il confine tra l'essere di parte e l'essere spudorato (il che avrebbe reso il film ridicolo ed "incredibile"): la sua è comunque una versione cruda della guerra e di come questa possa alterare nel profondo la psiche di uomo, anche se ca**uto come il nostro sniper. Il messaggio di fondo (per lo meno, quello che io ho colto) è che potrai anche essere un super soldato, potrai centrare in fronte un tizio da 2km di distanza, potrai prepararti al freddo, al caldo, alla fatica, allo stress, allo star immobile per ore con l'occhio fisso sul mirino ma non potrai mai prepararti alla GUERRA vera e propria e anzi ci si domanda come un uomo possa sopportare per 6-9 mesi quella vita, con paura e tensione costante (di fatto no può...basti vedere come il nostro uomo affronti la vita normale di ritorno dal fronte). Il protagonista (interpretato da un Cooper molto credibile e decisamente somigliante anche fisicamente all'originale...avrà messo su 15Kg) viene di fatto marcato a fuoco da quello che fa e vede durante i suoi turni in guerra rischiando di compromettere sia i suoi rapporti familiari, sia la sua stabilità psicologica sia il suo re-inserimento nella vita di tutti i giorni.
Per questo, pur essendo un film filo-americano, il film passa senza dare fastidio in quanto mantiene comunque quel giusto contatto con la realtà e quel senso di denuncia che ti permette di ragionare e renderti conto di come la guerra faccia schifo e paura.