pinhead88 4½ / 10 05/01/2015 14:35:25 » Rispondi Non sono un grande fan del cowboy in pensione ma i film su questo tema mi divertono da sempre e incondizionatamente, perciò avendo visto il trailer ero convinto che il mio primo film del 2015 doveva essere questo, invece che Big Eyes o Gone Girl.
Il film ovviamente risulta impeccabile, come sempre Clint fa bella figura con i suoi compitini scartavetrati, a parte qualche imperdonabile errore tecnico, come l'ombra della mdp, il boccale di birra mezzo vuoto e poi mezzo pieno, ecc. La passione però non si sente neanche un po'. Non c'è originalità, si respira un clima datato e polveroso come il deserto in cui è ambientato. La sceneggiatura è come una patata lessa, gialla e tiepidina, lasciata bollire per più di due ore in una brodaglia insipida e annacquata. Quello che doveva essere poi il fulcro della storia(vera), ovvero il cambiamento psicologico del cecchino esaltato, viene approfondito in due minuti su due ore e un quarto, e per di più in maniera superficiale. Non ci sono quindi caratterizzazioni, né drammaticità. Stessa cosa per il finale. Imbastito in dieci secondi con tanto di sviolinate patriottiche e foto-ricordo penose dell'eroe americano. Inoltre il personaggio della mogliettina acida e imbecille fa cascare le palle ancora di più.
Sono uscito dalla sala completamente amorfo e insoddisfatto, un film che non mi ha stimolato in alcun modo, nè lasciato nulla a livello emotivo da poterne piacevolmente discutere a fine visione. Non c'è neanche una morale, tipica dei film del genere, magari è una presa per il cùlo o un film nichilista e non me ne sono reso conto. Fatto sta che non mi è piaciuto.
icha88 05/01/2015 23:53:31 » Rispondi Grazie della recensione, Steven S. :)
kowalsky 16/01/2015 01:44:03 » Rispondi Beh prima di definirlo "cowboy in pensione", neanche fosse John Wayne, ricordati di "Bird", o "Changeling" e basta considerare ancora E. come il solito yankee reazionario, anche se questo non e' il suo miglior film e' un Signor regista