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BIG EYES regia di Tim Burton

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Light-Alex     7½ / 10  31/01/2015 20:03:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono contento che Tim Burton abbia tirato il freno a mano in questo film e non l'abbia colorito con i suoi usuali eccessi stilistici. Qui l'attenzione è rimasta focalizzata più che sulla forma, giustamente sulla sostanza.
Ovvero questa storia di prigionia mentale, emotiva, fisica e artistica di una donna che riesce infine a liberarsi.

Racconto delicato che riesce a spiegare come la Margharet Keane finì in un lungo tunnel di 10 anni di bugie e auto-censure riguardo le sue opere.
Il film riesce a spiegare il rapporto viscerale tra un'opera e il suo artista, e lo fa contrapponendo la figura del marito Walter a quella della moglie Margharet: il primo mercificatore dell'arte, attento solo alla fama e ai soldi, la seconda legata ad un cordone ombelicale ai suoi quadri che considera parte della sua anima e a cui dolorosamente si separa credendo così di dare un futuro migliore a sua figlia e a sé stessa.
Infine facendo appello a ciò a cui teneva maggiormente, il rispetto per sé stessa, la sua arte e sua figlia riesce a ridare onore alle sue opere.

Chiaramente il tutto è molto romanzato e nemmeno saranno andate così fino in fondo le cose, ma il messaggio finale è delicato e curato.

Mi è piaciuto lo spazio dedicato ai quadri, il modo in cui si è voluto trattare il tema dell'arte nel '900.
Mi sono piaciute molto le canzoni di Lana Del Rey, azzeccate.
Bravissimi gli attori, Amy Adams adorabile, Cristopher Waltz ottimo, riesce a farti odiare il protagonista maschile alla fine e a solidarizzare molto con la pittrice.