Jolly Roger 4 / 10 05/04/2015 10:59:30 » Rispondi Ho notato che gli horror australiani sono sempre legati a doppio filo alla natura e ai paesaggi, forse perché la loro natura ed i loro paesaggi sono così particolarmente belli e peculiari che possono costituire un sottofondo naturale per storie di mistero e di orrore. Lemon Tree Passage non è da meno: lunghissime strada australiane che corrono in mezzo al nulla, boschi, ambienti ampi e selvaggi, billabong, qualche ragno che zampetta sui tronchi e ovviamente qualche serpentello (un pitone dalla testa nera, che è tipico dell'Australia). L'ambientazione si presta benissimo ad ospitare la misteriosa leggenda metropolitana di un motociclista che, all'incrocio di Lemon Tree, finì travolto dall'auto di un gruppo di ragazzini ubriachi. La leggenda narra che, se durante la notte si percorre quella stessa strada a velocità molto sostenuta, si vedrà apparire il faro anteriore della moto che ti insegue, per cercare vendetta. I ragazzi protagonisti del film, appena sentita la leggenda, decidono di provare quest'emozione, vanno a Lemon Tree e schiacciano il pedale dell'acceleratore. Fino a che, dietro a loro, non apparirà sul serio una luce che li insegue! Chi si aspetta uno slasher, con un motociclista zombie che uccide gruppi di ragazzi per vendicarsi, si sbaglia (e lo dico con amarezza). Lemon Tree è più simile ad una ghost story, molto blanda tra l'altro, fatta di fugaci apparizioni, spiriti che sussurrano, rumori improvvisi che vorrebbero farti sussultare. C'è un mistero da risolvere, non c'entra nulla il motociclista, il mistero riguarda una ragazza sparita in quei luoghi anni prima.
Purtroppo questo film è deludentissimo sotto tutti gli aspetti, tranne, come detto, l'ambientazione; non è solo lento, ma anche inutilmente macchinoso ma, soprattutto, incoerente, incoerente nel modo più assurdo. Ci sono cose che accadono che non hanno alcuna giustificazione e sono anche molto stupide….
posto che il fantasma della ragazza assassinata prenderà possesso del corpo di Mahia per realizzare la propria vendetta: ma perché uccide tutti? Non può limitarsi a uccidere il solo Sam, cioè il suo vero assassino? Che c'entrano però gli altri 3 della combricola, che nulla avevano fatto? Il primo viene ucciso col gas, il secondo strangolato - oltretutto con un'inverosimile sistema di carrucole e contrappesi - mentre la terza viene schiacciata con l'auto. Colpevoli per non aver fatto assolutamente nulla, cioè in quanto innocenti.
E poi il primo omicidio è assurdo. Oscar viene lasciato a bordo strada per vedere il fantasma del motociclista, come fanno poi a ritrovarselo morto nel bagagliaio della macchina? Era inequivocabilmente fuori dalla macchina, perché era in strada, vivo e vegeto e parlava agli altri con la radio. E poi, invece, è nel bagagliaio, morto. Nemmeno un film che parla di fantasmi può giustificare delle robe del genere…
Insomma, a meno che non mi sia perso qualche cosa, mi sembra un film lento ed incoerente, si può guardare ma solo se non c'è altro.