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JIMMY'S HALL - UNA STORIA D'AMORE E LIBERTA' regia di Ken Loach

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  23/12/2014 23:02:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Jimmy's hall" e' l'ultimo film di Ken Loach ed e' tra i pochi che sposano le vicende europee con la letteratura sociale americana. Spiazza con un inizio da Woody Allen ma in diversi frammenti sembra proprio di ritrovare le pagine migliori di John Steinbeck, soprattutto The grapes of wrath. Come affresco sentimentale funziona splendidamente, come apologo marxista/sociale molto meno. In definitiva mi sembra un bellissimo film di un grande cineasta e questo dovrebbe giustificare l'8, e finisce li. Ha senz'altro meritato gli applausi al festival di Cannes. E' struggente, evocativo, rabbioso, tenero, ha una fotografia stupenda e un paio di sequenze almeno un paio (la seduzione tra Jimmy e la sua amata al ritmo del ballo, o il blues ascoltato dal curato nella sua camera da letto) sono da antologia.
Il problema e' l'affettazione dei personaggi, vs. L'eroe progressista che tende a difendere l'innocenza del ballo ma fa cmq. Politica, o l'acredine verso un mondo clericale descritto come una barbara chiusura mentale degna di The Magdalene sisters. Insomma, il problema di Jimmy's hall, come il tanto acclamato Il vento che accarezza l'erba, e' che non scende in profondita' e non tenta di farlo. La comunita' sembra chiudersi in due fronti diversi senza spiegarci il perche'. E lasciare uscire di scena il protagonista diventa suo malgrado un bell'espediente di Loach per emozionare lo spettatore alla maniera ehm diciamo di Peter Weir ne "L'attimo fuggente". Tutto bene, ma non parliamo forse di un autore poco allineato che non ha alcun desiderio di farsi capire e amare? "Jimmy's hall" proietta il pensiero comunista con il pretesto di una semplice e sacrosanta liberalizzazione dei costumi, facendo leva sul "peccato" di diventare Movimento di pensiero dentro e fuori la Comunita', anarchia a suon di musica. Certe riserve mi hanno reso intransigente, eppure il mio cuore, davanti all'esperienza Universale della liberta', invano ha saputo resistere a questo film