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LORD OF TEARS regia di Lawrie Brewster

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  14/04/2015 12:10:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si ripresentano gli incubi del passato per James dopo essere tornato a Baldurrock House, cupa magione immersa nelle Highlands scozzesi ricevuta in eredità dalla madre di recente defunta.
Qui da bambino la sua sanità mentale era stata messa a dura prova da misteriosi fatti, in primis l'apparizione di un inquietante uomo-gufo. Convinto che i suoi ricordi siano da addebitarsi ad una semplice distorsione infantile della realtà, torna in quelle vecchie stanze speranzoso di far luce sulle assillanti e disconnesse immagini che opprimono la sua memoria. Inevitabilmente si ritroverà nuovamente faccia a faccia con le sue paure, dapprima presenti solo nei sogni, poi traboccanti nel mondo reale. Nel frattempo incontra Evie, affascinante ed esuberante supporto nelle sue ricerche.
Ghost story di vecchio stampo, molto british, dai tempi compassati miscelata con atavici rituali pagani. Non mancano sensi di colpa e desiderio di vendetta in una trama ben sviluppata nonostante qualche eccessiva reiterazione. Gli esperti di cinema horror non avranno problemi a fornire le risposte esatte ai vari enigmi, ma il fascino della pellicola è ravvisabile nel modo in cui essi vengono portati alla luce e quindi districati. Molto buono l'imprevisto twist capace in un attimo di cambiare le carte in tavola condannando il protagonista ad affrontare i mostri sepolti e a coinvolgere finalmente senza tregua lo spettatore. Urge pazienza ma il tutto merita, come meritevole è il finale, preciso nel dare un senso alla presenza fino a quel punto marginale e piuttosto confusa dell'amico Alan.
Davvero bravo alla regia Lawrie Brewster, attento nel far risaltare interni spartani sottilmente inquietanti alternati con una natura suggestiva e respingente al tempo stesso. Il montaggio è eccellente, mentre gli effetti speciali pagano relativamente dazio alla ridotta disposizione di mezzi, anche se l'antropomorfa creatura -con maschera simile al killer di "Deliria"- rischia qualche caduta di stile soprattutto per via delle "perle di saggezza" di cui si fa carico.
"Lord of tears" è un film molto particolare, lento nel mettersi in moto e con qualche innegabile difettuccio a partire da un protagonista (Euan Douglas) non proprio sbalorditivo; allo stesso tempo offre un'esperienza insolita, in cui la definizione del contesto ambientale e dei caratteri prevale di netto sull'azione.