caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

PRIDE regia di Matthew Warchus

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6½ / 10  28/12/2014 02:43:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vorrebbe essere un film militante, un film-manifesto, nonostante la sua natura intimista...il regista cerca proprio di combinare le due cose e la scelta della colonna sonora la dice lunga...ci sono i Frankies, i Communards, i Bronski Beat, gli Smiths da una parte e dall'altra l'epilogo ha la voce della protesta socialista del grandissimo Billy Bragg...mancano pero' i Dexys prima maniera a raccontare la vera lotta dei minatori inglesi. Un film, diciamo, molto inglese. Se non si conoscono i romanzi di Jonathan Coe e il movimento Red Wedge di cui facevano parte i Redskins (un solo, strepitoso album all'attivo) diventa un problema. Diciamo che il film e' quasi perfetto per raccontare lo spirito di quegli anni, e una forte appartenenza militante, ma non dice nulla di veramente nuovo. E' uno di quei film che potrebbero essere importanti se molte cose non fossero ga' state dette in altri film del genere. Ben lontano dall'essere un camp-movie, potrebbe essere diretto da un Ken Loach piu' rassicurante o da un Mike Leigh. Ingenuo e demagogico quando si entusiasma per battaglie laboriste che, in fin dei conti, si sono sgonfiate nel tempo, tanto che oggi persino Billy Bragg o Morrissey ne ammetterebbero la sconfitta a lungo termine. Individualmente tenta di individuare un codice d'appartenenza che cattura ogni tipo di spettatore, sotto la voce DIRITTI che per certi versi non e' purtroppo sempre omologante. Peraltro e' un bel film saturo di una realta' che, guardando all'incerta Inghilterra di oggi, lascia qualche perplessita'. E a me questi dubbi son rimasti