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OSLO, 31.AUGUST regia di Joachim Trier

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The Gaunt     7½ / 10  30/12/2014 17:24:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ispirato a Fuoco fatuo, Oslo, 31 Agosto offre un ritratto generazionale di trentenni cui il disagio è il comune denominatore a partire dal protagonista, ex tossicodipendente alla fine del programma di recupero. L'approccio minimalista della storia è particolarmente efficace perchè il singolo individuo ed i suoi più o meno fortuiti incontri si avverte tangibilmente il respiro di una generazione in uno stato limbico, fatto di compromessi, vivere nell'illusione di un'eterna giovinezza, ma soprattutto nell'impossibilità di poter riannodare fili spezzati. La sensazione di essere in mezzo al guado e di essere travolti da una piena sono forti, inoltre attraverso la forte empatia che si crea con il protagonista é altrettanto forte l'impressione di percorrere una strada senza ritorno, un vicolo cieco che ha un'unica, inesorabile conclusione.