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OSLO, 31.AUGUST regia di Joachim Trier

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Thorondir     7½ / 10  13/10/2022 15:48:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il racconto di una tossicodipendenza (forse) alle spalle e il racconto di un uomo che con questo deve necessariamente fare i conti. Con il sentirsi vuoto, con un futuro che sembra non esistere e amori passati che hanno lasciato il segno. In questo racconto umano, intimo e intimista e dove predominano toni tipicamente nordici (caratteristica che troveremo anche nei film successivi di Trier), lo sguardo che sembra emergere dal regista è quello descrittivo/pessimista, esemplificato in modo egregio da quel finale che ricompone ciclicamente il film (e splendido il lento movimento di macchina in avvicinamento nella sequenza finale). Forse c'è un tono troppo dimesso (altro trademark di Trier) e il film avrebbe necessitato di maggiori aperture ad altri personaggi, ma per quanto mi riguarda questo film mette in risalto il talento di un regista che ultimamente ha conosciuto la fama che merita.