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IL SERVO regia di Joseph Losey

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Marco Iafrate     10 / 10  18/01/2013 19:39:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Spoiler presenti

La prima sequenza. L'arrivo di Hugo Barret nella casa vuota, totalmente priva di una sua personalità, il breve giro di ricognizione all'interno di essa, la figura dell'uomo, enigmatica ed allo stesso tempo inquietante, che si staglia sopra il corpo addormentato su una sdraio del padrone di casa Tony Mountset, dà immediatamente il senso di chi sarà il dominatore e chi il dominato. E' una sequenza da antologia del cinema.
Il ribaltamento dei ruoli è il tema dominante di questo straordinario film, una progressiva, inarrestabile appropriazione d'identità da parte del servo nei confronti del padrone. Losey ci accompagna all'interno di questo stravolgimento degli equilibri delle forze in campo e delle sue imprevedibili e disastrose conseguenze.
Barret viene assunto come domestico da Mountset il quale gli dà carta bianca per arredare la sua dimora abbandonata, durante questo percorso comincia ad emergere il fascino che il servo esercita nei confronti del suo padrone, la cosa viene evidenziata dall'ostilità che Susan (la fidanzata di Tony) dimostra da subito nei confronti del servo, una sottile gelosia si impossessa di lei. Condizionato da questo fascino , per Mountset inizia una lenta ma inesorabile perdita di potere su Barret, l'intrusione di Vera (presunta sorella di Hugo)nelle vesti di cameriera, accelera il processo di disfacimento fisico e morale di Tony, il quale, dopo esser stato sedotto dalla ragazza, subisce le conseguenze della scoperta di una verità fino a quel momento impensata. L'uomo, abbandonato anche da Susan e ormai alla deriva, manda via i suoi servi e rimane solo. L'incontro casuale(?) con Barret in un pub ed il suo ritorno nella casa di Tony, sanciscono la definitiva "vittoria" del servo sul padrone.
L'opera di invasione da parte di Hugo e Vera ai danni di Tony raggiunge il suo apice nel momento in cui i due si impossessano del suo bagno prima, e della sua camera da letto dopo, un incredulo Tony sorprende Vera avvolta soltanto da un asciugamano nel suo bagno, questo appropriarsi di uno spazio così intimo che dovrebbe appartenere soltanto a lui inizia a destabilizzare il padrone di casa, che non reagendo in maniera efficace apre le porte della seduzione alla ragazza che sempre più insistentemente lo circuisce, fino alla scena del bacio, in cui l'attrice Sarah Miles, pur non essendo bellissima, sfoggia tutta la sua sensualità. Tony è ormai un giocattolo nelle sue mani.
Nell'esatto momento in cui Mountset precipita nel precario labirinto del tradimento cedendo miserevolmente alle avance di Vera, l'ago della bilancia si sposta definitivamente a favore di Hugo, il padrone diventa schiavo del suo servo, al punto che Hugo inizia a giocare a carte scoperte, non ha più bisogno di mascherare il suo reale rapporto con la (sorella) Vera e si fa apertamente scoprire dal suo padrone mentre giace a letto con lei in un modo che non lascia spazio ad interpretazioni, i due sono amanti.
Il film si divide in due parti ben distinte, la prima (quella dell'intrusione) precede la cacciata di casa dei due "servi" da parte del "padrone", la seconda (quella della decadenza) segue al ritorno di Hugo nella casa, e qui si nota chiaramente un elemento fino a quel momento in parte occultato dal regista, quello dell'attrazione omosessuale tra Hugo e Tony, che sfocia in regressione verso l'infanzia con i giochi sulle scale e al nascondino.
Interessante è il ruolo che il regista attribuisce a Susan in tutta la vicenda, la donna appare subito come un elemento di disturbo nell'ascesa di Hugo. Indipendentemente dagli evidenti segnali di insubordinazione ( un giorno Hugo piomba nella stanza senza bussare sorprendendo Tony e Susan nella loro intimità) l'uomo fin dall'inizio sembra non godere delle simpatie della donna, la quale lo considera una minaccia e più di una volta fa emergere la distanza che deve essere mantenuta tra la classe dominante e quella sfruttata assumendo un atteggiamento totalmente autoritario, rimarcando i conflitti sociali molto in voga nel Regno Unito agli inizi degli anni Sessanta, acquista quindi ancora più valore l'umiliazione che subisce la donna dopo l'orgia finale organizzata in casa da Hugo.
La bellezza della fotografia eleva il film ad autentico capolavoro, il gioco di luci ed ombre conferisce agli angoli della casa e ai personaggi che la popolano un'identità propria, come se il grado di luminosità dovesse stabilire i ruoli. Notevole l'interpretazione di tutti gli attori. Vedere per credere.