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SCHRAMM regia di Jörg Buttgereit

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Invia una mail all'autore del commento ilSimo81     7½ / 10  26/03/2012 15:43:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ben più di un'indagine meramente criminologica, "Schramm" è un'analisi a tutto tondo di un animo irrimediabilmente corrotto e sofferente. Lothar Schramm è un assassino violento e perverso, ma ancor prima un uomo dall'estrema fragilità psichica, fondata su un grave handicap fisico e sull'instabilità affettiva, caratterizzata da orrende allucinazioni ed estreme perversioni sessuali. Una coscienza logorata da residui sprazzi di fragilità (che sfocia in ricordi passati), sensibilità (che si esprime in sogni impossibili) e pentimento (che si sublima nell'autoflagellazione).

Peculiare il rapporto tra Lothar e Marianne, la vicina di casa: due persone che non conoscono l'amore, ma solo un'immagine contorta, che non trova né compimento né compensazione nella deviata forma di sesso che vivono a loro modo. L'unica consolazione è il malinconico rifugiarsi (lui nella memoria, lei a parole) in ricordi di una serenità perduta.

Come in "NEKRomantic" (citato anche in "Schramm"), Buttgereit rappresenta tematiche estremamente tabù con uno stile ed una schiettezza che urtano la sensibilità estetica e morale dello spettatore.
Anche qui si ritrova la fusione di tre componenti: l'ossessione della carne, la perversione sessuale e la concretezza della morte, narrate nella forma tipicamente propria di Buttgereit. La fotografia immortala personaggi squallidi e riprovevoli che si agitano nelle loro misere esistenze come maiali nel fango. Gli ambienti sono per lo più piccoli appartamenti che trasudano povertà o sporcizia, stanze dall'arredamento essenziale o grottesco in cui pare di poter respirare odor di chiuso e di morte. I colori non sono mai eccessivi, ad eccezione del vivace rosso del sangue. Gli attori (convincenti) interpretano persone miserevoli che vanno incontro ad un destino triste e squallido come le loro stesse esistenze. Le musiche sono un sottofondo cupo, un lento mantra di note grevi e graffianti.

Cosa ci fa venire in mente? Un po' "Memento", un po' "Henry Pioggia di sangue", un po' "Angst".

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